Recordati S.p.A.: la forte performance del Gruppo continua nel primo trimestre 2024
Il Consiglio di Amministrazione di Recordati S.p.A. ha approvato, quale rendicontazione finanziaria aggiuntiva su base volontaria, la relazione finanziaria al 31 marzo 2024.
Rob Koremans, Amministratore Delegato di Recordati, ha commentato: “Il primo trimestre del 2024 ha segnato un eccellente inizio dell’anno. Il forte andamento del business ha alimentato una crescita a doppia cifra a cambi costanti in entrambi i segmenti, Specialty & Primary Care e Rare Diseases. La performance è stata solida in tutte le aree geografiche e i prodotti chiave, ed ha contribuito a portare il margine EBITDA nel trimestre a poco più del 40%. Questi risultati testimoniano ancora una volta il continuo impegno delle persone del nostro Gruppo. Rimaniamo concentrati sull’esecuzione della nostra strategia di crescita a lungo termine, e siamo fiduciosi di poter raggiungere gli obiettivi già fissati per il
2024 e il 2025.”
I ricavi netti consolidati nel primo trimestre del 2024 sono stati pari a 607,8 milioni di euro, in aumento
del 10,2% rispetto al primo trimestre del 2023, o +10,9% a perimetro omogeneo e a cambi costanti. Questi risultati sono stati sostenuti dall’ottimo andamento del business in entrambi i segmenti Specialty & Primary Care e Rare Diseases, che continuano a registrare una crescita a doppia cifra. L’impatto negativo dei cambi per il primo trimestre 2024 è stato pari a 31,2 milioni di euro, che ha interessato prevalentemente il settore Specialty & Primary Care, ed è principalmente dovuto alla svalutazione della lira turca, compensata dall’ elevata inflazione dei prezzi.
I ricavi del settore Specialty & Primary Care nel primo trimestre del 2024 sono stati pari a 395,5 milioni di euro, con una crescita del 9,3% o 10,1% a perimetro omogeneo e a cambi costanti contro un risultato molto solido conseguito nel primo trimestre del 2023. Questi risultati riflettono l’ottima performance realizzata in tutte le categorie, in particolare nel franchise dell’Urologia grazie alla rapida transizione delle attività di distribuzione e vendita di Avodart e Combodart/Duodart che hanno contribuito con ricavi pari a 27,5 milioni di euro, e anche alla crescita a doppia cifra di Eligard. Il trimestre ha inoltre beneficiato di un buon avvio delle vendite in Turchia e verso i distributori internazionali, con tempistiche degli ordini simili a quelle dello scorso anno.
La performance del portafoglio di prodotti per le patologie influenzali all’inizio dell’anno è stata anch’essa generalmente in linea con gli elevati livelli registrati nel primo trimestre del 2023, con un decremento nel periodo dovuto all’effetto cambio sfavorevole nei mercati di riferimento.
I ricavi del settore Rare Diseases nel primo trimestre del 2024 sono stati pari a 197,5 milioni di euro, in crescita del 13,1% o 13,9% a cambi costanti rispetto al primo trimestre del 2023, grazie alla rilevante crescita delle vendite dei franchise Oncologia ed Endocrinologia. Il franchise Endocrinologia ha registrato ricavi netti pari a 74,1 milioni di euro, in crescita del 33,8%, riflettendo il buon andamento sia di Isturisa® che di Signifor. Il franchise Oncologia ha registrato ricavi netti pari a 58,3 milioni di euro, in crescita del 22,1%, principalmente trainati da Qarziba e con la continua crescita anche di Sylvant. Il franchise metabolico ha realizzato ricavi netti di 65,1 milioni di euro, con un calo del 9,0% dovuto all’impatto della concorrenza dei farmaci generici negli Stati Uniti e in EMEA.
L’utile operativo rettificato è stato pari a 202 milioni di euro nel primo trimestre del 2024, in aumento del 8,3% rispetto all’anno precedente, con un’incidenza sui ricavi del 33,2%, sostanzialmente in linea con l’anno precedente. L’utile operativo è stato pari a 186,9 milioni di euro nel primo trimestre del 2024, in aumento del 8,3% rispetto al primo trimestre del 2023, assorbendo l’impatto a livello di margine lordo di costi non monetari di 14,3 milioni di euro, derivanti dalla rivalutazione al fair value del magazzino prodotti
oncologici rari acquisito. I costi non ricorrenti sono stati pari a 0,8 milioni di euro, più bassi rispetto ai
2,8 milioni di euro del primo trimestre del 2023.
L’EBITDA è stato pari a 244 milioni di euro nel primo trimestre del 2024, in aumento del 10,5% rispetto al primo trimestre del 2023, e con un’incidenza sui ricavi del 40,2%, riflettendo forti ricavi e il beneficio della leva operativa attribuibile anche all’integrazione rapida ed efficace di Avodart e Combodart / Duodart, con previsione di un aumento graduale delle attività di “life cycle management” e quindi dei relativi costi nel corso dell’anno, in linea con il piano.
Gli oneri finanziari sono stati pari a 25,7 milioni di euro, in aumento di 13,1 milioni di euro rispetto all’anno precedente, e includono 2,7 milioni di euro di perdite sui cambi e perdite monetarie nette di 3,2 milioni di euro derivanti dalla contabilizzazione degli effetti dell’iperinflazione.
L’utile netto rettificato è stato pari a 163,7 milioni di euro nel primo trimestre del 2024, in aumento del 5,6% rispetto al primo trimestre del 2023, con un’incidenza sui ricavi del 26,9%, con un aumento dell’utile operativo parzialmente compensato dall’incremento degli interessi passivi oltre che dell’aliquota fiscale in seguito all’aumento delle aliquote fiscali in alcuni paesi. L’utile netto è stato pari a 123,6 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi del 20,3%, in linea con l’anno precedente, con la crescita dell’utile operativo compensata dall’incremento dell’aliquota fiscale, dei costi di finanziamento, oltre che dal lieve aumento dei costi non monetari relativi alle rimanenze di magazzino acquisite da EUSA Pharma e un maggiore impatto della contabilizzazione dell’iperinflazione.
Il free cash flow è stato pari a 147,1 milioni di euro nel primo trimestre del 2024, in aumento di 43,7 milioni di euro rispetto al primo trimestre del 2023, trainato da un EBITDA maggiore e da un minore assorbimento del capitale circolante.
Il debito netto al 31 marzo 2024 è stato pari a 1.432,3 milioni di euro, o una leva di circa 1,75 volte l’EBITDA pro-forma, rispetto al debito netto di 1.579,4 milioni di euro al 31 dicembre 2023.
Il patrimonio netto è stato pari a 1.817,6 milioni di euro.