La Neurologia dell’Ospedale Civile di Venezia affidata a Roberto L’Erario
La Neurologia di Venezia ha un nuovo Direttore: il ruolo di Primario è stato affidato al dottor Roberto L’Erario, specialista di lunga esperienza, particolarmente esperto negli ambiti dei disturbi del movimento e della patologia cerebrovascolare.
Nato a Bassano del Grappa nel 1959, il dottor L’Erario si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1984, presso l’Università degli Studi di Padova; nel 1988 ha ottenuto la specializzazione in Neurologia, presso lo stesso Ateneo; all’Università di Pavia, poi, ha ottenuto la specializzazione in Neurofisiologia clinica, nel 1992.
“Ho iniziato la mia carriera presso la Neurologia dell’Ospedale di Vicenza – spiega – dove ha prestato servizio per vent’anni, dal 1989 al 2009. Per altri quattordici anni ho poi diretto la Neurologia dell’Ospedale di Rovigo, dove ho ricoperto anche il ruolo di Direttore dei Dipartimenti di Neuroscienze e Testa/collo. Ora ho la possibilità e l’onore di guidare una Neurologia storica come quella dell’Ospedale di Venezia, tra le prime fondate nel Veneto, e con una lunga tradizione in ambiti particolarmente prestigiosi della specialità: penso in particolare alla cura di epilessie e cefalee, per cui è centro di riferimento regionale, nonché ai trattamenti con tossina botulinica e alla diagnostica neurofisologica ed ecografica”. Nella sua carriera il dottor L’Erario si è occupato principalmente di neurofisiologia clinica,affrontando il campo delle patologie del sistema nervoso periferico attraverso la diagnostica con EMG, EEG e potenziali evocati. Dal 1996 si è dedicato anche agli ambulatori per la malattia di Parkinson e i disturbi del movimento; nel 2003 ha ottenuto la certificazione NIHSS, ha gestito per un anno la Stroke Unit di Vicenza, e da allora si è sempre più interessato alle malattie cerebrovascolari. Nel 2009 ha inaugurato a Rovigo una delle sei Stroke Unit HUB della regione Veneto, e ha attivato diversi ambulatori di secondo livello dedicati alle principali malattie neurologiche. Esperto in disturbi del movimento e in patologia cerebrovascolare, ha partecipato inoltre a diversi trial sperimentali internazionali sull’ictus e sulla malattia di Parkinson. E’ ampia la sua attività convegnistica, sia in ambito nazionale che internazionale, e sono decine le sue pubblicazioni tra lavori editi a stampa e abstracts su importanti riviste scientifiche italiane e straniere.
“Il nuovo Primario riceve dall’Ulss 3 Serenissima – sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato – un mandato che ritengo particolarmente stimolante: gli chiediamo di impegnarsi a mantenere l’elevato livello di prestazioni già conseguito dalla Neurologia del Civile, di garantirne l’eccellenza già conseguita in alcuni ambiti specifici, ma anche di estendere e aumentare le competenze in altri ambiti non meno importanti: fondamentale per l’utenza che fa riferimento all’Ospedale Civile risulteranno il miglioramento e la ristrutturazione della Stroke Unit e l’attivazione di ambulatori dedicati ai disordini del movimento, alle neuropatie e alle malattie neurodegenerative. Ancora, il lavoro svolto dal nuovo Primario e dalla sua équipe al Santi Giovanni e Paolo contribuirà a potenziare, con rinnovato impegno, la rete per le persone affette in particolare da demenza”.
“Arrivo a Venezia con l’entusiasmo e la passione di chi sente di fare il lavoro più bello del mondo – sottolinea il dottor L’Erario – e questa è la molla che mi ha sempre motivato nella professione. Venezia, città capoluogo e città specialissima, è una meta da sempre inseguita: certamente qui si devono affrontare diverse difficoltà, inevitabili in un ambiente difficile dal punto di vista logistico; ma il prestigio di cui gode la città merita ogni sforzo. Insieme alle Direzioni dell’Azienda sanitaria e dell’Ospedale Civile, non lesiniamo l’impegno né gli investimenti in risorse umane e tecnologiche. Siamo convinti che si possa e si debba offrire ai Veneziani un servizio di alta qualità, anche in considerazione della notevole frequenza delle patologie neurologiche, che sono ormai la seconda causa di morte e la prima di disabilità”.