App And Autism è un database online di applicazioni per tablet e smartphone dedicate ai bambini con Disturbi dello Spettro Autistico. 

Realizzato dal team di psicologi e ingegneri dell’Istituto Scientifico Eugenio Medea di Bosisio Parini (Lc), offre una consulenza qualificata per l’identificazione di strumenti tecnologici che rispondano alle esigenze specifiche di ogni bambino.

“La ricerca scientifica, la pratica clinica e l’osservazione quotidiana hanno messo in evidenza come questi strumenti abbiano caratteristiche che rispondono appieno alle esigenze specifiche dei bambini con autismo”, spiega Valentina Bianchi, psicologa del Medea: “il vantaggio delle app è l’ampia possibilità di personalizzazione dei percorsi, l’implementazione di modalità di apprendimento che sfruttano principalmente il canale visuo-spaziale, la presenza di caratteristiche audiovisive che richiamano in modo costante l’attenzione del bambino, incrementando i tempi di permanenza sul compito e l’emissione sistematica di feedback di rinforzo”.

Alla luce dell’emergenza sanitaria legata alla presenza del coronavirus e con l’obiettivo di garantire la prosecuzione di percorsi riabilitativi, educativi e di supporto, il servizio di consulenza verrà offerto in via sperimentale interamente online e totalmente gratuito alle famiglie con bambini di età compresa tra i 3 e i 12 anni.

La gestione da remoto garantirà una continuità della presa in carico dei bambini con diagnosi accertata di Disturbo dello Spettro dell’Autismo, rispetto ai quali la gravità, la pervasività e la cronicità del disturbo determinano in misura ancora maggiore la necessità di una continuità nelle procedure educative e riabilitative così come nel supporto alle famiglie per la gestione dell’ordinaria quotidianità.

“Attraverso la tecnologia cerchiamo di superare i limiti di presenza fisica attualmente imposti dall’emergenza coronavirus ma anche quelli legati più in generale ad una distanza geografica che rende difficile la partecipazione all’attività clinica tipicamente svolta in Istituto”, spiega Massimo Molteni, Direttore Sanitario del Medea.

I genitori avranno la possibilità di entrare in contatto con consulenti esperti i quali, a partire dalle caratteristiche di ciascun bambino, definiranno un pacchetto individualizzato di applicazioni così che il tablet possa divenire partner che favorisce la comunicazione e l’interazione sociale, ma anche potenziale strumento a supporto dei percorsi riabilitativi, degli apprendimenti didattici e del potenziamento di specifiche aree di funzionamento.

Dopo un primo contatto conoscitivo e la definizione degli obiettivi di lavoro, i genitori, durante gli incontri con terapisti e psicologi, verranno formati all’utilizzo degli strumenti identificati e successivamente monitorati nel tempo per rispondere ad eventuali difficoltà incontrate così come per identificare nuovi strumenti in risposta a bisogni emergenti.

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