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All’ospedale Mauriziano di Torino sbarca la nuovissima PET/TAC con il radiofarmaco68 GALLIO-DOTATOC. Attualmente il Mauriziano è l’unico centro pubblico del Piemonte ad effettuare questo esame, che rispetto alla PET classica è utile per la diagnosi precoce dei tumori neuroendocrini. I tumori neuroendocrini o NET sono relativamente rari e rappresentano meno dello 0,5 per cento di tutti i tumori maligni. In Italia si registrano 4-5 nuovi casi ogni 100.000 persone in un anno e questo equivale a circa 2.700 nuove diagnosi. Si tratta di tumori a bassa incidenza, ma ad alta prevalenza. Rispetto ad altri tipi di tumori i pazienti sono pochi, ma convivono per molti anni con la malattia. I tumori neuroendocrini possono essere diagnosticati anche in bambini ed adolescenti, ma sono decisamente più comuni tra gli adulti e gli anziani. Possono colpire vari organi: lo stomaco, l’intestino, il colon, il pancreas, il polmone, ecc. Sono quasi sempre a lenta crescita e curabili con farmaci, con la chirurgia e con la radioterapia recettoriale. Sono però difficili da diagnosticare poichè solo una piccola parte dà sintomi evidenti. Questo comporta che spesso la loro scoperta sia casuale e l’età del paziente alla diagnosi sia diversa da quella dell’inizio della malattia. La Medicina nucleare dell’ospedale Mauriziano di Torino offre la possibilità di eseguirne la diagnosi attraverso una PET/TAC con il radiofarmaco68 GALLIO-DOTATOC. Una volta iniettato attraverso una fleboclisi, questo farmaco ha la capacità di legarsi a particolari strutture, chiamati “recettori per la somatostatina”, che si trovano sulla superficie del tumore. Da qui emette radiazioni, chiamate positroni. La macchina PET/TC registra queste radiazioni e le trasforma in immagini che localizzano la lesione. Questa diagnostica è in grado di identificare tumori neuroendocrini di piccole dimensioni, permettendo così di contrastare la malattia con sempre maggiore tempestività, oppure valutarne la persistenza o la risposta al trattamento.