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In Italia il fenomeno “carenze e indisponibilità” dei medicinali è una questione importante che non nasce certo oggi, a fronte dell’epidemia, e che non riguarda solo il nostro Paese. Il tema è di estrema attualità, ma non per questo scevro dal rischio di fraintendimenti e incomprensioni, anche solo terminologiche. Riprendendo dal sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco, che proprio per fronteggiare questo fenomeno ha istituito da tempo una task force ad hoc, si chiarisce che: per “carente” si intende un medicinale non reperibile sull’intero territorio nazionale, in quanto è temporaneamente impossibile assicurarne una fornitura appropriata e continua; per “indisponibile” si intende un medicinale momentaneamente non reperibile in una determinata area, tipicamente a causa di distorsioni delle dinamiche distributive.

Il Consorzio DAFNE ha cercato di mettere a disposizione le proprie competenze nell’ideazione e progettazione di soluzioni inter-organizzative, di ecosistema, con l’obiettivo di ipotizzare una proposta che, sfruttando le nuove tecnologie oggi disponibili, possa fornire un ulteriore supporto concreto nella gestione di questa problematica.

Oggi più che mai è vivida e diffusa la consapevolezza di come sia cruciale potersi mettere nelle condizioni di poter reagire prontamente a cambiamenti improvvisi e imprevedibili che impattano uno o più nodi della filiera stessa. In questo scenario, il Digitale gioca un ruolo fondamentale per accrescere la Supply Chain Visibility, ponendo le basi per una gestione integrata e sincronizzata dei processi interaziendali, coinvolgendo tutti i principali partner di filiera.

L’iniziativa nata grazie al Consorzio prende il nome di IN2DAFNE – INdustry INventory DAFNE.

Obiettivo primario del progetto è permettere ad AIFA di disporre di uno strumento aggiuntivo nel presidio del fenomeno, che le consenta di poter accedere a una completa visibilità della disponibilità di farmaci sul territorio nazionale, rispettivamente in stock presso l’azienda farmaceutica e nella rete distributiva, per area geografica.

Dati da incrociare, poi, con le prescrizioni/dispensazioni, in modo da avere un quadro il più ampio e completo possibile dell’effettivo stato della rete distributiva per singolo AIC.

Al contempo, grazie alla visibilità – opportunamente aggregata e “anonimizzata” – sulla situazione della rete, anche la stessa filiera distributiva potrà intraprendere azioni di adeguamento mirate e circostanziate, potendo contare su una base informativa oggettiva, robusta e periodicamente aggiornata.

La soluzione delineata dal Consorzio DAFNE fa leva su alcune possibilità introdotte dalle più recenti tecnologie, sapientemente combinate con strumenti e infrastrutture di collaudata affidabilità e sicurezza, per poter prescindere da attori che debbano fare da garanti.

Nello specifico, l’infrastruttura integra logiche Blockchain & Distributed Ledger su cui si inseriscono crittografie a chiavi asimmetriche per assicurare ontologicamente la garanzia di anonimato e di sicurezza: queste scelte consentono al Consorzio DAFNE di mantenere una governance sul progetto senza dover assumere alcun ruolo di “terza parte fidata” che detiene le informazioni e ne garantisce l’accessibilità ai singoli attori secondo gli accordi definiti.

Sentita AIFA, l’avvio della Fase di Sviluppo del progetto vedrà la costituzione di un Gruppo di Lavoro dedicato, che affronterà nel dettaglio la definizione e condivisione anche degli aspetti tecnici della soluzione.

Fondamentale, in questa fase, il contributo di manager tanto dell’Industria quanto della Distribuzione a coadiuvare il team del Consorzio e gli esperti di Intesa, provider tecnologico partner dell’iniziativa.

Il disegno ha previsto sin dalla bozza iniziale un ruolo nevralgico sia per ADF sia per FederFarma Servizi, in qualità di ulteriori garanti per gli attori della Distribuzione Intermedia sulla bontà dell’iniziativa, nonché sull’adeguata rappresentanza degli stessi sui tavoli istituzionali.

«Crediamo che IN2DAFNE possa essere un contributo fattivo e concreto, pur non avendo la presunzione di essere risolutivo, a criticità annose che affliggono il sistema e che i nuovi scenari aperti non fanno che acuire. Aderire e promuovere iniziative come IN2DAFNE è un’assunzione di responsabilità da parte delle aziende dell’ecosistema, perché ci metterà tutti nelle condizioni di poter prendere decisioni più consapevoli e, quindi, auspicabilmente di maggior efficacia tanto nella prevenzione quanto nella mitigazione degli impatti derivanti dal verificarsi di carenze e indisponibilità» sottolinea Maurizio Riitano, Presidente del Consorzio DAFNE.

 «La distribuzione è un tassello fondamentale per l’attuazione dell’approccio universalistico che caratterizza il nostro SSN. Da sempre i grossisti operano ispirati dai principi del “servizio pubblico” con l’obiettivo di assicurare l’accesso a farmaci e prodotti per la salute capillarmente su tutto il territorio nazionale: non potevamo che riconfermare con forza la centralità di questo nostro ruolo, condividendo pienamente le finalità del progetto IN2DAFNE» afferma Renato De Falco, Vicepresidente del Consorzio DAFNE.

«L’iniziativa IN2DAFNE si inserisce in un alveo di proposte concrete, mirando a portare un contributo fattivo e costruttivo su una criticità strutturale del sistema: alla soglia dei trent’anni dalla costituzione del Consorzio, questo non può che riconfermarne l’impegno e, anzi, rilanciarlo su un piano nuovo, ancora più ambizioso» dichiara Daniele Marazzi, Consigliere Delegato del Consorzio DAFNE.

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