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Si chiama “Piacenza, Il mio ospedale” la nuova app dell’Azienda Usl di Piacenza – realizzata in co-progettazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – che guida e accompagna gli utenti all’interno del presidio sanitario cittadino.
L’applicazione per smarphone è dedicata in particolare alle persone con disabilità visive e permette loro di raggiungere reparti e servizi seguendo i percorsi con il proprio cellulare. Inoltre, gli utenti possono prenotare un posto agli sportelli Cup e in Farmacia distribuzione diretta grazie all’integrazione dell’app con i totem eliminacode dell’ospedale.
La funzione voiceover del cellulare consente di essere guidati e di rendere questi servizi pienamente accessibili ai ciechi e agli ipovedenti, che ne hanno testato le funzionalità affiancando l’Ausl e l’azienda sviluppatrice della tecnologia, TapMyLife@, durante tutte le fasi di progettazione.
“Piacenza, Il mio ospedale” può essere utilizzata anche da qualsiasi cittadino: è utile a chi si deve visitare una persona ricoverata, ma anche a chi deve fare una visita o un esame. L’app accompagna l’utente nei reparti, negli ambulatori, nelle aree dedicate agli esami e agli accertamenti, nei Centri unici di prenotazione e negli ambienti dedicati alla distribuzione dei farmaci. Fornisce indicazioni ulteriori costantemente aggiornate sui servizi offerti dalla struttura ospedaliera.
Una volta in prossimità dell’area ospedaliera di Piacenza, l’app aggancia un sistema di accoglienza virtuale che permette l’interazione con lo spazio circostante.
“Questa tecnologia – fa notare il direttore generale Ausl Luca Baldino – è il frutto di un lavoro congiunto tra l’Azienda e gli stakeholders interessati, cioè le persone che possono concretamente incidere nella progettazione perché sono portatrici di un’esperienza diretta. Il risultato di questo processo collaborativo è stato lo sviluppo di una app di navigazione integrata con i nostri sistemi di prenotazione che pone il focus sui concetti di umanizzazione e accoglienza delle strutture sanitarie e rafforza la nostra vocazione verso temi quali l’accessibilità e le disabilità. In realtà Piacenza, Il mio ospedale è uno strumento messo a disposizione di tutti i cittadini, operatori, familiari e pazienti che ogni giorno accedono al nostro ospedale e che in totale autonomia potranno trovare e orientarsi verso il servizio che cercano”.
“Credo che questo sia un esempio concreto – evidenzia Giovanni Taverna, presidente UICI Piacenza – di un principio che deve cominciare a prendere piede ovunque: una progettazione che risulti accessibile anche ai disabili sensoriali della vista è per forza accessibile a tutti e permette quindi una facilitazione generalizzata anche a chi tra la popolazione non ha disabilità gravi perenni ma magari solo difficoltà momentanee. Altrettanto valido è il principio che enuncia “nulla per noi senza di noi”, che esprime in sunto la necessità che la progettazione accogliente e senza barriere venga costruita con la partecipazione diretta degli interessati.”
“Il progetto – aggiunge Manuel Ronzoni, CEO di TapMyLife@ – ha un respiro di carattere regionale grazie al patrocinio del Consiglio Ciechi e Ipovedenti della Regione Emilia-Romagna; stiamo lavorando alla creazione di un network di ospedali accessibili in questa area italiana all’avanguardia nel settore sanitario.
In questo senso Piacenza rappresenta un pilota di cui siamo orgogliosi perché grazie alla co-progettazione con il presidente della sezione UICI di Piacenza Giovanni Taverna siamo riusciti a costruire un servizio che va davvero incontro alle esigenze di non vedenti e ipovedenti e di tutti gli utenti ospedalieri, i quali trovano finalmente un servizio empowerment dei sistemi di accoglienza a loro dedicato. I cittadini tutti possono quindi ora, grazie alla nostra tecnologia, essere guidati all’interno dell’ospedale e arrivare fino alla prenotazione del servizio in modo autonomo e con servizi a loro dedicati sulla base delle loro reali esigenze”.