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Il Burlo Garofolo di Trieste è stato inserito nel progetto Idea, finanziato dal ministero della Salute e destinato alla realizzazione di una infrastruttura di rete per telemedicina dedicata a sei Irccs di cui tre pediatrici e tre rilevanti nel settore della neurologia/neuropsichiatria.

“Dall’inizio del mio mandato – ha commentato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla salute, Riccardo Riccardi – ho sempre affermato che devono essere i dati a correre e non le persone. Mi auguro che questo progetto diventi qualcosa che annuncia un maggiore ricorso alle opportunità offerte dalla tecnologia digitale, ampliando le possibilità di telemedicina alle quali tutti possiamo accedere”.

Idea è una rete di telemedicina che garantirà al paziente e alla sua famiglia un contatto più smart con i terapeuti e permetterà agli operatori degli istituti coinvolti di incrementare gli scambi e la condivisione delle ricerche.

Questa rete di telemedicina utilizzerà alcune tra le più sofisticate tecnologie di comunicazione realizzate negli Stati Uniti, offrendo la possibilità al paziente e alla sua famiglia di contare su expertise ben più articolate di quelle disponibili nella singola struttura sanitaria.

“Sono molto soddisfatto – ha concluso Riccardi – per l’inserimento del Burlo all’interno di questa rete sperimentale perché questo conferma la grande reputazione che l’istituto gode a livello nazionale e internazionale, trainando così l’immagine e la sostanza del sistema sanitario regionale”.

Il massimo impatto per l’utilizzo della nuova tecnologia si esprimerà nella gestione delle malattie complesse, in quelle gravi e in quelle situazioni in cui la diagnosi e il trattamento sono particolarmente impegnativi.

In particolare, si prevedono significativi miglioramenti nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi neuropsichiatrici dell’infanzia, nella diagnosi delle malattie dismorfiche e nelle malattie genetiche, nella classificazione delle malattie senza diagnosi, nelle cardiopatie, in quelle oftalmologiche e in quelle dermatologiche.

Le attività di questa rete avranno un significativo impatto in diversi settori dell’assistenza sanitaria, migliorando l’accessibilità ai servizi sanitari e la continuità di cura, l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, il comfort e la qualità della vita del paziente e della sua famiglia, la compliance del paziente alla terapia. Potranno inoltre contribuire a snellire le liste di attesa per le prestazioni sanitarie.

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