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Laser nella medicina estetica: quando e come viene usato

La medicina estetica negli ultimi anni si è evoluta tantissimo, garantendo ai pazienti un’invasività minima e la certezza di ottenere risultati straordinari. Tra i suoi vantaggi è possibile citare l’estrema precisione, importante in particolare nei casi in cui si ha a che fare con aree di ampiezza ridotte, come per esempio il volto.

Nel contesto della medicina estetica, il laser, privo di effetti collaterali fatta eccezione per l’insorgenza di temporanei arrossamenti, è spesso impiegato con successo anche per i trattamenti di epilazione permanente. Questo procedimento, che da diverso tempo ormai viene scelto da molte persone anche perché l’esborso economico necessario è diventato maggiormente sostenibile (per avere un punto di riferimento pubblichiamo i costi della depilazione laser di Laser Milano, centro specializzato in laser medicale), sfrutta la tecnologia laser per eliminare in modo selettivo i follicoli piliferi, impedendo così la ricrescita dei peli.

Tra gli altri impieghi è possibile citare l’uso contro le macchie cutanee, che può rivelarsi essenziale sia dopo la gravidanza, periodo che, a causa dei forti sbalzi ormonali, può comportare un aumento dei livelli di melanina, sia in età avanzata.

Proseguendo con l’elenco delle circostanze in cui, in medicina estetica, si ricorre al laser è possibile citare il lavoro sui pigmenti finalizzato alla rimozione di tatuaggi.

A seconda della situazione, si può agire chiamando in causa una specifica lunghezza d’onda, che viene misurata in nm.

Laser: perché è doveroso parlare al plurale

Quando si parla di laser in medicina estetica, ma non solo, è necessario sottolineare l’importanza di prendere in considerazione diverse fonti di energia.

Si tratta di uno step necessario in quanto, se si lavora con una sola, il rischio è quello di non ottenere risultati soddisfacenti nel risparmio dei tessuti che circondano l’area che si deve trattare (questo può rivelarsi un problema quando, per esempio, si ha a che fare con la rimozione di tatuaggi, procedura che, di base, lascia degli esiti cicatriziali).

Per capire meglio la situazione, vediamo assieme un attimo come agisce il laser utilizzato per risolvere criticità vascolari.

Impiegato a livello di viso e gambe a fronte di indicazioni come le teleangectasie, emette un’energia che viene intercettata dall’emoglobina contenuta nel sangue. Successivamente, viene convertita in calore e si concretizza il cosiddetto effetto di fototermolisi selettiva, a sua volta causa della coagulazione del vaso ematico.

Anche il laser per l’epilazione sfrutta la fototermolisi selettiva. L’energia emessa dal laser, che può avere una lunghezza d’onda differente a seconda della situazione, è assorbita dal pigmento del singolo pelo.

La temperatura aumenta, andando a impattare sulle cellule germinative del bulbo stesso, che vengono distrutte. Non esiste più, di riflesso, il punto di partenza della crescita del pelo, motivo per cui si parla, quando si chiamano in causa i trattamenti laser, di epilazione definitiva.

A proposito di questo trattamento, è doveroso aprire la parentesi relativa alla differenza tra le applicazioni in contesti medici e quelle in ambito estetico.

Il medico è abilitato per l’utilizzo di laser con potenze e lunghezze d’onda più alte. Inoltre, in media, i laser utilizzati per l’epilazione definitiva in medicina estetica trovano efficacia anche sui peli chiari. Con quelli che, invece, vengono utilizzati nei centri estetici, gli esiti più evidenti si ottengono su peli neri, rossi e bruni.

Il laser in medicina estetica ha controindicazioni?

Fino ad ora, abbiamo parlato di indicazioni. Esistono anche controindicazioni? Assolutamente sì! Guardando, per esempio, al caso del laser a livello del volto, ricordiamo la pelle abbronzata, ma anche la gravidanza e l’allattamento. Il trattamento è controindicato pure in caso di patologie come il diabete e l’epilessia.

Essenziale è informare il medico estetico sui farmaci che si assumono. Quelli fotosensibilizzanti e anticoagulanti, infatti, possono interferire con l’efficacia del trattamento estetico.

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