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Il 35% degli italiani è sempre più preoccupato per il futuro della propria salute

Un recente studio realizzato da AstraRicerche in collaborazione con Novartis Italia, ha rivelato come il 35% degli italiani è sempre più preoccupato per il futuro della propria salute. Tra le fonti di maggiore preoccupazione l’invecchiamento e le malattie legate all’età. Tutti elementi che possono venir contrastati attraverso la fisioterapia, che utilizza tecniche e terapie sempre più avanzate, con lo scopo comune di ridurre e mantenere in salute la muscolatura.

Nell’era della sanità 4.0 fatta di innovazione, il mondo della fisioterapia per stare al passo non può più sottrarsi all’avvento delle nuove tecnologie, soprattutto per quanto riguarda la formazione: cambiano gli strumenti a disposizione e tutto ciò che può essere un aiuto da applicare nella quotidianità della professione.

Proprio nell’ottica di coinvolgere le nuove generazioni e prendere in carico la formazione dei futuri fisioterapisti del domani, Niccolò Ramponi, Valerio Barbari, Stefano Diprè, Giandomenico Campardo e Paolo Torneri, i fondatori di FisioScience, hanno creato un canale di divulgazione scientifica di nozioni e pratiche per fisioterapisti e studenti. Solo lo scorso anno la piattaforma ha gestito la quota record di quasi tremila professionisti formati e oltre 1 milione di fatturato.

“La formazione assume ancor più rilevanza nell’ambito delle professioni sanitarie, dove l’educazione continua rappresenta una risorsa fondamentale. In un’Italia sempre più popolosa e anziana, il ruolo del fisioterapista ci ricorda il suo valore. La formazione deve preparare il futuro professionista non solo a utilizzare le tecnologie disponibili in modo appropriato ma anche per migliorare la prevenzione, riducendo i fattori di rischio per la salute sugli stili di vita”, spiega Niccolò Ramponi, fisioterapista e founder di FisioScience.

Il cammino verso il futuro guarda all’innovazione diagnostica e terapeutica, ai progressi della ricerca, si concentra sull’avanzamento delle tecnologie e della telemedicina, ma anche sulla diffusione di pratiche come una assistenza domiciliare sempre più avanzata e lo sviluppo sul territorio degli ospedali di comunità.

Lo scopo sarà sempre più quello di minimizzare il gap tra la pratica clinica insegnata nelle università e il reale aggiornamento su tecniche e metodologie, in uso e con evidenze scientifiche che dimostrano che siano migliori e all’avanguardia.

È fondamentale trasmettere che investire nella tecnologia e nella formazione continua, migliori la qualità del lavoro per i professionisti e i pazienti. Non bisogna quindi farsi trovare impreparati, affrontando le problematiche che incontra oggi la professione del fisioterapista grazie alla digitalizzazione.

In tal senso, l’obiettivo di FisioScience è quello di salvaguardare il valore della stessa professione, portando a sviluppare determinate competenze digitali nella generazione dei nuovi fisioterapisti che verrà. Ad oggi, la community conta oltre 1.000 abbonati su 70.000 fisioterapisti abilitati in Italia, che possono usufruire di corsi, certificazioni, formazione a distanza e accreditamento crediti formativi.

La startup veronese ha chiuso il 2023 con un fatturato di oltre 1 milione di euro e formato online quasi 3.000 colleghi, con l’obiettivo di migliorare le loro competenze professionali. Questo nuovo modo di fare formazione ha permesso a molti più professionisti di potenziare le conoscenze cliniche e allo stesso tempo di poter contare su una community con la quale poter condividere esperienze.

Alla didattica online, FisioScience affianca la prima casa editrice indipendente in fisioterapia, negli ultimi dodici mesi, è stata superata la quota degli oltre 10.000 libri venduti. Casi clinici, teorie e pratiche, approfondimenti dedicati alla schiena, lesioni legamentose e dolore cervicale, sono solo alcuni degli argomenti trattati nei volumi.

La crescita è andata di pari passo con quella del team interno, che ad oggi, può vantare il supporto di 97 collaboratori in 18 regioni.

Ad oggi Fisioscience vanta più di 750 studenti coinvolti in 36 workshop e 21 università.

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