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Zcube – Zambon Research Venture ha annunciato l’investimento di 100mila euro nella startup canadese early stage Hyivy Health che sta mettendo a punto un dispositivo smart per la riabilitazione del pavimento pelvico. L’investimento, che fa parte di un round pre-seed da 1,2 milioni di dollari canadesi recentemente annunciato dalla startup femtech, è stato portato a termine grazie alla sinergia con HTH – Health Technology Holding, società di investimenti privata che integra le attività di scouting di Zcube con una partecipazione diretta in startup early stage nelle scienze della vita. 

L’incontro con Hyivy Health avviene nel 2020 durante Open Accelerator, il programma internazionale di accelerazione per startup life science creato da Zcube in OpenZone, grazie al quale la startup canadese vince il Distinction Award. Nasce così la collaborazione che permette tuttora a Hyivy Health di usufruire delle conoscenze di Zcube nello sviluppo di soluzioni innovative nel mondo delle scienze della vita. Attualmente è in fase di finalizzazione il prototipo di un device smart dotato di autodilatazione, terapia a contrasto caldo e freddo e autolubrificazione, molto vicino a quello che si prevede andrà sul mercato, e presto inizieranno i test clinici all’interno di diversi centri per confrontare l’efficacia del dispositivo con le terapie esistenti oggi.

“Sin dalla sua partecipazione alla quarta edizione del nostro programma Open Accelerator nel 2020, il potenziale di questa innovativa startup ci è sembrato di grande interesse. Crediamo molto in Hyivy Health e siamo lieti che Zcube – Zambon Research Venture faccia parte di questo emozionante viaggio. Continueremo a sostenere Rachel Bartholomew e tutto il team nella loro missione di migliorare la salute delle donne” ha dichiarato Elena Zambon, Presidente di Zambon e ideatrice dell’Open Accelerator di Zcube.

Fondata nel 2020, Hyivy Health è stata creata dall’imprenditrice canadese Rachel Bartholomew dopo che nel 2019 le è stato diagnosticato un tumore al collo dell’utero. A seguito del suo recupero e alla mancanza di cure olistiche per la salute pelvica per se stessa e per le migliaia di donne con cui è entrata in contatto attraverso gruppi di supporto online, Bartholomew si è resa conto di quanto la salute delle donne fosse trascurata. Quella al collo dell’utero è, infatti, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quarta causa di cancro più comune tra le donne di tutto il mondo che ha colpito nel 2018 circa 570mila persone, di cui 311mila sono morte. Inoltre, la World Health Organization nel novembre 2020 ha annunciato un programma per sradicare completamente la malattia entro il 2030.

“Siamo entusiasti di supportare il percorso di crescita di Hyivy Health – fa sapere Michele Gaiotto, CEO di HTH – L’innovazione medica nel settore della salute femminile ha ancora molta strada da fare, soprattutto quando si tratta di questioni trascurate come la salute pelvica. Il nostro obiettivo a lungo termine è quello di accompagnare Hyivy Health in un percorso di sviluppo imprenditoriale e scientifico, rendere accessibili le sue innovazioni anche ai mercati europei e creare un solido portfolio di aziende femtech che possa contribuire a trovare soluzioni innovative per la salute delle donne”.

Hyivy Health è una startup che opera in un’area particolare del mondo femtech, alla frontiera tra tecnologia e cura delle malattie esclusivamente femminili, che nell’ultimo periodo sta vivendo una fase molto vivace della sua crescita. Il mercato, infatti, potrebbe più che raddoppiare dai 22,5 miliardi di dollari del 2020 a più di 65 miliardi di dollari entro il 2027.