Le Infezioni del Sito Chirurgico rappresentano una delle complicanze più comuni e gravi in ambito sanitario, sia umano sia veterinario. Sono associate a degenze più lunghe, necessità di ulteriori interventi chirurgici, ricoveri in terapia intensiva e morbilità e mortalità più alte. Spesso causate da microrganismi che hanno sviluppato resistenza ai farmaci, queste infezioni richiedono un monitoraggio attento e tempestivo.

In questo contesto nasce il progetto PRISCA, acronimo di PRevenzione delle Infezioni del Sito Chirurgico d’Approccio one health, con l’obiettivo di sviluppare e perfezionare l’uso di un’innovativa piattaforma che sfrutta tecnologie avanzate di analisi dei dati, inclusi machine learning e deep learning, per raccogliere e analizzare le immagini delle ferite e le informazioni cliniche fornite dai pazienti.

Il responsabile scientifico del progetto, il prof. Michele Minuto, ricercatore della Clinica Chirurgica 2 del Policlinico San Martino, racconta le potenzialità dello studio: “Questo approccio permetterà di identificare rapidamente eventuali anomalie e complicanze delle ferite chirurgiche, accelerando il processo diagnostico rispetto agli standard attuali. L’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, in collaborazione con Nextage Srl, Villa Montallegro Spa, Bitness srl, FlairBit S.r.l., On AIR Srl, Gallery Health Srl, svilupperà due applicazioni: una mobile, che consentirà a pazienti di aggiornare in tempo reale da casa le condizioni della ferita con foto e informazioni sullo stato di salute, e una web, consultabile dagli specialisti. Grazie alla creazione di un sistema di comunicazione rapido ed efficace tra pazienti e professionisti e alla raccolta continua e integrata di dati acquisiti con diverse modalità, come fotocamere e questionari strutturati, il progetto PRISCA punta a rivoluzionare il monitoraggio delle ferite chirurgiche, con particolare attenzione alle complicanze che possono portare ad un’alterazione del normale percorso di cicatrizzazione ed un significativo aumento dei costi”.

“La piattaforma permetterà di valutare a distanza gli esiti delle prestazioni chirurgiche, evidenziando punti di forza e di debolezza, supportando così un miglioramento costante della qualità delle cure e contribuendo a rendere il sistema sanitario più competitivo, sia dal punto di vista clinico, sia economico – aggiunge il prof. Edoardo Raposio, direttore della Clinica di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva e coordinatore dello studio insieme al prof. Minuto, che continua – Gli strumenti di AI non sostituiranno l’importante ruolo degli operatori sanitari. Questi infatti sono stati concepiti per affiancare gli specialisti nella valutazione oggettiva dei singoli casi e nell’individuare immediatamente potenziali complicanze dopo un intervento chirurgico, ma demandando esclusivamente al medico un’analisi più approfondita, ove necessario”. Il progetto rientra nella Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l’innovazione e, in particolare, si inserisce all’interno del macro-settore Salute e scienze della vita che la Regione Liguria ha individuato per la programmazione comunitaria 2021-2027.

Nessun articolo correlato