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E’ stato presentato il nuovo angiografo in dotazione al Dipartimento “Diagnostica per Immagini” della Asl Toscana sud est, che sarà utilizzato dalla Cardiologia e Chirurgia vascolare dell’ospedale di Arezzo. Lo strumento è stato installato nella palazzina del Calcit, di fronte al San Donato, e va a sostituire il macchinario che è stato operativo negli ultimi 15 anni.
L’azienda produttrice ha scelto Arezzo, primo centro in Europa, per installare questo angiografo altamente innovativo, che integra il risultato di decenni di esperienza, porta nella realtà quotidiana gli automatismi operativi più avanzati per consentire ai professionisti d’intervenire nelle migliori condizioni per la salute dei pazienti.
“I vantaggi di questo macchinario sono molti – ha spiegato Leonardo Bolognese, direttore del Dipartimento di Cardiologia – Il nuovo sistema di formazione delle immagini PURITY è in grado di ridurre sensibilmente la quantità di raggi X necessari durante l’esame, lasciando inalterata la qualità, consentendo così all’equipe di concentrarsi sulla patologia; i sistemi informatici integrati permettono l’utilizzo, durante l’intervento, di tutte le informazioni diagnostiche raccolte durante il percorso clinico del paziente, TAC – RM – CT PET – Utrasuoni, ecc., per fonderle con le immagini visualizzate sul momento, offrendo maggior confidenza sul trattamento in corso. Le immagini tridimensionali integrate danno la possibilità di ridurre l’utilizzo di liquidi di contrasto e offrono una visione di insieme determinante in molti interventi. Infine, lo strumento è dotato di un software che consente di affinare la qualità dell’immagine quando il paziente è in sovrappeso. Una volta questo tipo di esame era proprio escluso per gli obesi, adesso invece si può fare ed è un passo avanti significativo. Ringrazio l’Azienda sanitaria per aver risposto alle esigenze di un nuovo strumento”.
“Il nuovo angiografo, costato 600mila euro, è destinato a completare la tecnologia nell’Interventistica cardiologica e neuro-cardiologica – spiega il direttore generale Desideri – E’ uno step fondamentale del Piano di aggiornamento delle tecnologie che è pari a 9 milioni circa. Crediamo che il San Donato, per le sue caratteristiche e i suoi professionisti, abbia tutte le possibilità di crescere e continuare a rappresentare un centro di eccellenza”.
“Questo strumento – ha spiegato Simona Dei, direttore sanitario- è destinato a eseguire oltre 3000 interventi l’anno. Per la cura del paziente, apre possibilità del tutto nuove nella prognosi, diagnosi, informazione e cura delle malattie. Andrà sicuramente a migliorare anche le performance di un sistema integrato, quale quello della Cardiologia con l’Emergenza-Urgenza che ha già i migliori risultati italiani. I tempi di intervento della rete territoriale per l’emergenza cardiaca, costituita dal sistema 118, la Cardiologia e l’Unità operativa di radiologia interventistica, fanno sì che la Asl Toscana sud est abbia la più bassa mortalità della Toscana sia a 30 giorni che ad un anno dall’intervento ”.

“La nostra Azienda ha inteso investire in un progetto angiografico che ci tenga al passo con le tecniche diagnostiche ed interventistiche più attuali – ha commentato Massimo Gialli, direttore del San Donato – In questa ottica, l’angiografo che inauguriamo oggi, sviluppato prevalentemente per le attività cardiologiche, è il primo dei tre previsti in tempi stretti. Entro l’anno corrente predisporremmo ex novo una ulteriore sala angiografica che implementerà gli spazi operativi anche per la Chirurgia Vascolare e per la Radiologia Interventistica; infine, una terza sala angiografica è prevista e sarà realizzata all’interno del progetto di ristrutturazione del blocco operatorio. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i colleghi specialisti del nostro ospedale, medici, infermieri e tecnici, che con la loro professionalità garantiranno che queste costose tecnologie possano assicurare le migliori performances”.