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Affetto da numerose patologie e già sottoposto ad intervento di triplice by-pass aorto-coronarico  ha scoperto durante una visita di controllo di essere affetto da una patologia renale. L’esame ecografico prima e la TC addominale dimostravano la presenza di un tumore renale destro esteso fino al cuore.

L’intervento che normalmente viene eseguito in questi casi prevede l’asportazione del rene coinvolto dal tumore attraverso l’apertura dell’addome, e la rimozione del trombo/tumore dal cuore attraverso l’apertura del torace e del cuore con l’ausilio del bypass cardiopolmonare totale in collaborazione tra urologi e cardiochirurghi.

Nel caso specifico, per la presenza delle numerose patologie ed in particolare per il pregresso intervento con i bypass localizzati nei siti chirurgici strettamente connessi alla riapertura, l’approccio tradizionale era proibitivo.

Coordinati e capitanati dal Prof. Gino Gerosa i chirurghi hanno studiato a tavolino il caso clinico. La storia di questo paziente ha imposto di cercare una soluzione alternativa all’intervento classico, e così è stata messa in piedi la task-force di cardiochirurghi, urologi e chirurghi epatobiliari, coadiuvati da cardioanestesisti e personale sanitario per realizzare il delicato intervento, mai effettuato prima. E’ stato optato per l’approccio innovativo microinvasivo con sistema AngioVAC eentrando nel vivo dell’intervento i professionisti si sono susseguiti per specialità, alternandosi al tavolo operatorio come in una staffetta.

Il nuovo approccio con l’inserimento, senza incisioni chirurgiche, della cannula di aspirazione a livello di una vena del collo collegata a una pompa centrifuga e ad un filtro ha permesso come un’aspirapolvere l’aspirazione ad alto flusso del tumore. Il sangue aspirato dall’interno del cuore durante l’intervento chirurgico è stato filtrato e re-immesso nel circolo arterioso attraverso un’altra cannula posta all’altezza dell’arteria femorale.

Per la prima volta al mondo, la particolare configurazione artero-venosa del sistema AngioVAC in modalità ECMO non solo ha permesso l’aspirazione della massa dal cuore ma ha garantito la stabilizzazione del paziente durante tutte le fasi dell’intervento chirurgico.

Il nuovo approccio chirurgico microinvasivo permette l’asportazione di masse intracardiache da tumori renali senza aprire il torace, a cuore battente, senza l’ausilio della circolazione extra corporea con una sola incisione a livello dell’inguine.

L’innovativa configurazione artero-venosa in  modalità ECMO consente l’aspirazione della massa intracardiaca e la stabilizzazione del paziente durante tutte le fasi dell’intervento.

E’ stato rimosso un tumore renale esteso al cuore in un paziente di 77 anni. L’operazione realizzata da 28 professionisti susseguitisi in sala operatoria ha richiesto un notevole sforzo che si è rivelato un arricchimento per le specialità coinvolte.

Interventi di questa complessità, possono essere realizzati in Centri altamente specializzati grazie al supporto di tecnologie all’avanguardia e di personale altamente professionale, duttile ad esperienze multidisciplinari.