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Il Direttore Generale dell’Azienda Ulss 5 polesana ha nominato nei giorni scorsi il nuovo primario della struttura operativa complessa di medicina dell’Ospedale di Rovigo. Si tratta del dr. Stefano Cuppini, che va a dirigere una delle divisioni nevralgiche per ogni ospedale, soprattutto se si tratta di presidi, come quello di Rovigo, a copertura provinciale, con numerosi reparti di eccellenza, e moderne piastr chirurgiche e per la diagnostica.  

Stefano Cuppini è nato a Treviso il 5 maggio 1958. Ha conseguito il Diploma di Liceo Classico nel 1977. Si è laureato in Medicina all’Università di Padova nel 1984; specializzandosi in Malattie dell’Apparato Respiratorio nel 1988 e in Medicina Interna nel 1993. Dal 1984 al 1991 ha lavorato come borsista-medico interno nella clinica medica seconda dell’Università patavina, svolgendo attività di ricerca clinica nell’ambito delle patologie trombotiche e della coagulazione e attività assistenziale. Dal 1991 è stato assunto come assistente medico presso la Medicina Interna di Adria, dove, oltre la normale attività assitenziale, Cuppini ha organizzato dapprima l’Ambulatorio Pneumologico con le prove di funzionalità respiratorie e il monitoraggio dei pazienti in ossigenoterapia domiciliare, e, in seguito, ha assunto il ruolo di Responsabile del Servizio di Angiologia. Nel 2004 ha preso servizio nella UOC di Medicina Interna dell’allora ulss 18, ospedale di Rovigo.

Da allora, sino al 2015 è stato titolare dell’Alta Professionalità in Angiologia Medica e dall’Aprile 2015 Responsabile della UOS di Angiologia Medica.

E’ autore o coautore di più di 100 articoli scientifici e/o abstract a carattere nazionale e internazionale sul tema delle patologie trombotiche ed emorragiche. Nell’ambito della formazione clinico-scientifica e organizzativa è stato membro del Consiglio Regionale Fadoi dal 2007 al 2012; Membro del Consiglio Triveneto della Siapav dal 2015 al febbraio 2018. Infine, Cuppini ha condotto attività sperimentale di numerosi trials clinici policentrici, a carattere nazionale e internazionale.

“E si completa così – conclude il Direttore Generale – un altro tassello importante in una struttura capiente come la medicina, dove si realizza la diagnosi e la cura del paziente con approccio multidisciplinare, con particolare attenzione non solo agli aspetti fisici ma anche a quelli psicologici , alla relazione con i familiari del paziente, alla sofferenza causata dalla malattia, aspetto che viene preso in carico e curato come la patologia stessa”.