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Un ambulatorio a ciclo continuo pneumologico specialistico finalizzato a soddisfare le esigenze assistenziali del distretto. A cui si aggiunge l’avvio del primo Centro della ASL Bari dedicato alla diagnosi e trattamento dei disturbi cognitivi e demenze. Alla ripresa a pieno regime delle attività sanitarie, nel post emergenza COVID, il PTA di Conversano arricchisce la propria offerta specialistica ambulatoriale con ulteriori servizi destinati a rispondere alla domanda di salute di un vasto bacino d’utenza del sud est Barese, pari a circa 400mila abitanti, con una media annuale di circa 5mila pazienti presi in cura.

Fra le 27 branche specialistiche attualmente presenti nella struttura di Conversano, la Pneumologia occupa un posto di rilievo. Tanto che la Direzione della ASL Bari, di concerto con il Direttore del distretto socio sanitario n. 12, Antonio Milano, ha predisposto un potenziamento dell’attività ambulatoriale per assicurare ai pazienti forme alternative al ricovero ospedaliero, con la realizzazione di adeguati percorsi ambulatoriali in Day Service e programmi di assistenza territoriale in specifici setting assistenziali. E’ il primo step per la creazione della rete ospedale-territorio finalizzata alla presa in carico di pazienti cronici, fragili e complessi.

La nuova programmazione è concomitante alla presa in servizio dal prossimo mese di luglio di una nuova specialista, la pneumologa Lucia Rubino, con alle spalle una consolidata esperienza ospedaliera nella gestione diagnostica e terapeutica dei pazienti affetti da patologia respiratoria. L’ambulatorio di Pneumologia è destinato alla cura ed al follow up delle malattie respiratorie croniche. Nella progettualità della direzione del distretto in ambito pneumologico, c’è anche l’intento di mettere in piedi un centro di riferimento per la cura dei disturbi del sonno. 

Il PTA di Conversano rappresenta un punto nevralgico importantissimo nella rete della assistenza territoriale della ASL  – spiega il Direttore Generale, Antonio Sanguedolce – è stato infatti individuato dalla Regione come struttura capofila del progetto Hospitality, che riuscirà a combinare offerta sanitaria con accoglienza e comfort per utenti, pazienti e operatori, dando un carattere identitario alla sanità pugliese, capace di assicurare prestazioni e servizi in ambienti confortevoli e sostenibili”. 

Il PTA di Conversano ospita anche il primo Centro per Disturbi Cognitivi e Demenze della ASL Bari. I casi di demenza sono in aumento e le famiglie richiedono risposte sempre più articolate e qualificate. Nel distretto socio sanitario 12 sono stimati circa 1600 casi, sulla base di una popolazione di 92.866 abitanti, di cui il 22,45% ha più di 65 anni, fascia di età nella quale la demenza ha una prevalenza di circa il 7,8%. Motivo per il quale si è resa necessaria l’attivazione del CDCD, coordinato dal geriatra Francesco Torres. La presa in carico dei pazienti con disturbi cognitivi viene di norma gestita da una équipe multidisciplinare, composta da medici specialisti, psicologo clinico, assistente sociale, infermiere, terapista della riabilitazione/educatore professionale ed operatore socio-sanitario.

“Il modello della gestione integrata è oggi considerato l’approccio più indicato per migliorare l’assistenza agli anziani con demenza ed alle loro famiglie – spiega il dott. Francesco Torres – che hanno bisogno, oltre che di trattamenti terapeutici e di interventi modulati sui diversi livelli di gravità, anche di continuità delle cure, di informazione e di sostegno, per cercare di evitare o limitare complicazioni quali il progressivo peggioramento della disabilità, l’abuso di farmaci, i ricoveri ospedalieri inappropriati, fattori che si traducono in un aumento dei costi socio-sanitari”.

Il CDCD assicura un supporto tempestivo ai soggetti inviati dal medico di Medicina generale e dai servizi ospedalieri e territoriali, sia tramite CUP che per accesso diretto alla Porta Unica di Accesso e garantisce la continuità assistenziale fino alle fasi avanzate della malattia. Il CDCD collabora con le unità operative ospedaliere per le dimissioni protette e programmate; ha il compito di valutare e monitorare l’andamento della malattia nei pazienti seguiti in programmi di assistenza domiciliare, residenziale o semiresidenziale, raccordandosi con l’Unità di Valutazione Multidimensionale distrettuale e rappresentando un riferimento costante per i medici di medicina generale nell’intero percorso di cura.

L’erogazione delle prestazioni nel PTA di Conversano – come nel resto delle strutture della ASL – è stata garantita nonostante le limitazioni imposte dall’emergenza Covid-19. Lo confermano i dati: da gennaio a giugno sono state erogate 28.757 prestazioni. È stata assicurata continuità assistenziale anche nel momento cruciale dell’emergenza, così come nella fase attuale della pandemia le attività sono regolarmente garantite nel rispetto delle misure di prevenzione anti contagio. A questo proposito l’accesso al presidio è preceduto da un triage telefonico, mentre all’ingresso della struttura, per il contenimento delle presenze negli spazi comuni, viene garantito un “filtro” da parte di operatori che vigilano sul distanziamento fisico, fanno accedere solo le persone prenotate e distribuite per fasce orarie. Inoltre sono stati organizzati percorsi sicuri e differenziati per gli utenti, con una segnaletica dedicata.