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Lo scorso 5 novembre è stato presentato a Milano in un incontro dedicato alla stampa di settore il percorso formativo nato nel quadro del Progetto EURICLEA sulla creazione di una nuova figura infermieristica specializzata nella cura dei pazienti affetti da Leucemia Mieloide Cronica (LMC). Il progetto ha preso vita grazie alla collaborazione tra il Gruppo AIL Pazienti Leucemia Mieloide Cronica, la Società Italiana di Ematologia e la Federazione Ipasvi ed è sostenuto da un contributo non condizionato di Ariad Pharmaceuticals. La LMC è una malattia neoplastica che insiste sulle cellule staminali del midollo osseo, causando una proliferazione incontrollata di quest’ultimo con una produzione in eccesso di globuli bianchi dovuta a un’anomalia genetica che produce la proteina BCR-ABL. Successivamente alla fase cronica di produzione eccessiva di globuli bianchi, la LMC evolve verso stadi più aggressivi definiti fasi accelerata e blastica. Si stima che La LMC in Europa conti circa 7.000 nuovi pazienti ogni anno, mentre per l’Italia sono diagnosticati circa 900 nuovi casi l’anno. Attualmente è possibile ricorrere a nuovi farmaci innovativi, che riescono a controllare la malattia e portano a un incremento di sopravvivenza mai sperato in passato. I nuovi trattamenti tuttavia possono causare reazioni indesiderate come la mielosoppressione (riduzione della funzionalità del midollo osseo), eruzioni cutanee, disturbi gastrointestinali e delle manifestazioni specifiche che possono provocare debolezza, affaticabilità, mal di testa, causare alterazioni degli esami di laboratorio, rendere i pazienti più sensibili a infezioni e sanguinamenti/emorragie, ancora provocare pallore, tachicardia e affanno. Occorre riconoscere e saper gestire in modo adeguato tutti  questi eventi e queste specifiche sintomatologie, per consentire al paziente di continuare a trarre il massimo beneficio dal trattamento. Il manifestarsi di questi effetti collaterali deve essere monitorato e gestito, in modo da non portare all’interruzione della terapia inficiandone l’efficacia. Sotto questo specifico profilo e in questa delicata fase della cura il ruolo dell’infermiere diventa fondamentale e strategico, sia dal punto di vista clinico che psicologico/emotivo. Questo progetto, nato lo scorso marzo con la costituzione di un gruppo di lavoro composto da AIL Pazienti LMC, SIE e IPASVI, si é impegnato e ha affrontato tutte queste tematiche con grande entusiasmo, portando a compimento il percorso formativo. “Siamo felici di aver contribuito alla realizzazione di un percorso formativo di specializzazione dedicato agli infermieri che seguono ogni giorno i pazienti affetti da leucemia mieloide cronica – ha commentato Giancarlo Parisi, Generale Manager di Ariad Pharmaceuticals Italia – Ci sembra naturale che queste figure professionali di eccellenza possano conseguire un riconoscimento per l’egregio lavoro che svolgono con grande impegno e serietà a beneficio dei pazienti”. Il ruolo dell’infermiere si rivela fondamentale nella gestione degli effetti collaterali ed è fondamentale la collaborazione da parte del paziente e la sinergia con il clinico. I pazienti riconoscono nel ruolo dell’infermiere la figura di sostegno e la presenza quotidiana e di aiuto nel loro percorso di cura, questo fa in modo che tra i due si crei e si stabilisca un rapporto di totale fiducia. “Fortemente voluto dai pazienti, ma anche sostenuto e accolto con entusiasmo da medici e infermieri, questo importante progetto sarà di grande sostegno  al malato e alla sua famiglia – ha precisato Felice Bombaci, presidente Gruppo pazienti AIL LMC – perché rappresenta un punto di riferimento e un supporto clinico e psicologico che si attiva durante tutto il percorso di cura, migliorandone gli esiti”. Il percorso formativo permetterá l’esplorazione delle esperienze degli infermieri nella cura dei pazienti affetti da LMC, condividendo e ampliando la loro azione. Analizzare e discutere i bisogni di assistenza dei pazienti, condividere le linee guida esistenti e intensificare la collaborazione con gli ematologi saranno l’obiettivo primario del corso. “Gli infermieri svolgono un ruolo di supporto sempre più significativo nella gestione quotidiana dei malati affetti da varie patologie ematologiche – ha spiegato il Professor Fabrizio Pane, Presidente Società Italiana di Ematologia – per questo motivo, con piacere, SIE ha sostenuto e partecipato al Progetto EURICLEA, collaborando allo sviluppo del percorso formativo che vedrà protagonisti i clinici a guidare il primo gruppo di infermieri specializzati nella gestione delle patologie neoplastiche del sangue”. Tra i principali scopi del progetto formativo EURICLEA c’è quello della formazione  in Italia di un primo gruppo di “case manager”, che possa successivamente essere esteso a tutto il territorio italiano creando un ampio network di infermieri specializzati nell’assistenza al paziente affetto da leucemia mieloide cronica, per riuscire a coprire il fabbisogno di tutti i centri italiani. A breve prenderà il via la fase di formazione vera e propria e, dopo che il gruppo pilota avrà svolto e concluso l’intero percorso formativo, verrà istituita una rete infermieristica nazionale. – ha precisato  Irene Rosini, Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi – Il percorso formativo è costruito per migliorare la capacità di gestione dei pazienti in terapia con i nuovi farmaci biologici e include lo studio e l’analisi di tutte le fasi del percorso assistenziale, a partire dall’accoglienza durante l’iter diagnostico, all’accoglienza dopo la comunicazione della diagnosi, alle fasi di informazione ed educazione per arrivare alle segnalazioni e intervento”. Nel canale YouTube di Tecnomedicina segnaliamo un video con un breve estratto della conferenza stampa di presentazione del Progetto Euriclea.