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Parte la campagna di donazioni Progetto Andasibe di Vision + Onlus

«Aiutateci ad aiutarli! Con questo slogan parte la campagna di donazioni denominata ‘Progetto Andasibe’ per l’ambulatorio di Ottica e Oculistica di Andasibe, in Madagascar  – esordisce il Prof. Demetrio Spinelli, Presidente di Vision+ Onlus e già Direttore degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano, poiché, a causa della pandemia di Coronavirus ancora in corso, nel 2020 non sono state possibili le consuete  missioni annuali, mediche e chirurgiche in Madagascar, che in anni ‘normali’ hanno curato e operato di media 150 occhi. La nostra Associazione Vision+ Onlus ha comunque voluto fornire tutto il materiale ottico necessario, per coprire il fabbisogno annuale delle visite ottiche, con la continuità garantita dall’ottico del laboratorio, che, a suo tempo, abbiamo realizzato, presso l’ambulatorio di Change Onuls».

«219 montature di occhiali da vista, in varie forme e dimensioni – illustra Spinelli – e oltre 3000 lenti oftalmiche di tutti i poteri diottrici sono il nostro ‘Regalo di Natale’ per il Madagascar quest’anno, il primo di una serie di donazioni».

Vision + Onlus,nata nel 2005 in seno ai Distretti Lombardi del Rotary, svolge annualmente due missioni, una medica e una chirurgica in Madagascar e con il “Progetto Andasibe” ci poniamo un importante obiettivo: continuare a sostenere dal punto di vista operativo l’ambulatorio di oculistica, con relativa sala operatoria e un laboratorio di ottica, entrambi situati all’interno di un centro medico creato da Change Onlus e diretto dal Dottor Paolo Mazza, Presidente di Change Onlus, già presente in loco. I beneficiari del progetto sono tutte le persone che vivono nella Regione di Itasy.

L’emergenza Covid-19 di quest’anno tuttavia non ha consentito lo svolgimento abituale delle missioni, ma, l’anno anomalo richiedeva uno sforzo ulteriore; era necessario lanciare a tutti gli amici e sostenitori di Vision + Onlus una richiesta: aiutateci ad aiutarli!

Vision Group, il primo gruppo nella distribuzione ottica in Italia, è da sempre impegnata in attività di responsabilità sociale attraverso il sostegno e il finanziamento di associazioni no profit che operano nel campo della tutela della visione.

Con Vision + Onlus da anni è stato stretto un importante rapporto di collaborazione per promuovere e supportare l’Associazione nelle sue iniziative di prevenzione e sensibilizzazione sulle malattie oculari e la cecità. Anche quest’anno Vision Group contribuisce al Progetto Andasibe con la donazione di lenti oftalmiche e montature che verranno impiegate dai volontari professionisti nel reparto di Oculistica nel piccolo ospedale del nord del Madagascar per realizzare occhiali da vista per aiutare le persone a migliorare le loro condizioni visive.

Nel tempo, grazie anche al contributo di Vision Group, sono stati raggiunti numerosi altri traguardi dall’Associazione, dall’acquisto di una vettura per il trasporto di medici e pazienti lungo le strade del Madagascar alla definizione di un programma di formazione per la parte medico oculistica e soprattutto ottica. «Siamo orgogliosi del percorso che è stato intrapreso insieme a Vision+ Onlus e del sostegno che possiamo offrire ai nuovi progetti dell’Associazione – commenta Marco Procacciante amministratore delegato di Vision Group. E’ una responsabilità – conclude Marco Procacciante – che il gruppo sente particolarmente affine alla missione quotidiana dei nostri professionisti ottici e optometristi affiliati: migliorare la vita delle persone creando benessere visivo».

«Il primo giorno, racconta un medico volontario presente nella missione chirurgica dell’agosto 2019, veniamo accolti da una folta folla di pazienti che, preallertati del nostro arrivo, ci attendevano all’ingresso del centro. Trascorriamo la mattinata ad inventariare ed organizzare la sala operatoria ed il pomeriggio a visitare i primi pazienti che le precedenti missioni avevano selezionato per le sedute di chirurgia. Dal secondo giorno gli interventi si susseguono e le sedute di sala operatoria si intervallano agli ambulatori. La sveglia suona all’alba delle 6.30 e difficilmente torneremo a casa prima che il sole tramonti. Il panorama spazia tra le cataratte complete alle lesioni che riportano alla memoria le immagini di libri di patologia oftalmica dei nostri avi».

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