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E’ la dottoressa Paola Carmela Manna, la nuova responsabile dell’UFSMIA delle Colline dell’Albegna, appena incaricata con delibera del direttore generale.

Dopo l’egregio lavoro portato avanti dal dottor Camuffo che ha diretto ad interim la zona, insieme a quella di Grosseto di cui è titolare, anche le Colline dell’Albegna hanno il proprio responsabile della Salute Mentale Infanzia e Adolescenza.

Con questo incarico si realizza in quadro dell’organizzazione portata avanti dal direttore di zona dottoressa Roberta Caldesi e dalla direzione aziendale per garantire a ogni unità funzionale del distretto un proprio responsabile, figura che ha il compito di coordinare, monitorare e gestire le azioni dei vari professionisti impegnati a dare una risposta adeguata alla domanda di salute degli abitanti della zona.

A oggi le altre Unità funzionali delle Colline dell’Albegna sono così definite: UF SerD, responsabile il dottor Vinicio Nardelli che ha preso il posto del dottor Mario Lupi; UF Consultorio, responsabile dottoressa Agnese Mattera al posto della dottoressa Giovanna Nicaso; UF Cure Primarie, responsabile la dottoressa Angela Giovani; UF Salute mentale adulti, responsabile il dottor Paolo Iazzetta; UF Riabilitazione Aldi Mai, responsabile la dottoressa Rosemary Tripodi; UF Servizio Sociale, responsabile la dottoressa Fanny Spanu che sostituisce la dottoressa Lolini (la dottoressa Feri ha svolto l’incarico per alcuni mesi e ha poi vinto il concorso nella SDS Valdichiana – Amiata).

Anche l’organico della Zona si è potenziato: per l’emergenza Covid e anche per il turn over, sono arrivati negli scorsi mesi tutti gli infermieri mancanti, sono in arrivo da settembre due psicologi, uno per potenziare le attività consultoriali e l’altro il Serd che ha acquisito anche una unità infermieristica in più che permette di essere presenti con attività sui Comuni della collina.
Sempre da settembre, arriva la sostituzione del fisiatra del Presidio di riabilitazione di Manciano Aldi Mai e l’assunzione di amministrativi per sostituire quelli che nel frattempo sono andati in pensione; inoltre, sbloccandosi la graduatoria regionale degli psichiatri, dovrebbero arrivare le figure mancanti anche per quest’area.

La zona distretto delle Colline dell’Albegna, infine, è tra le zone che danno il via al modulo “infermiere di famiglia”, diretto dalla dottoressa Vania Novi, e per il momento riguarderà i Comuni dell’Isola del Giglio, Manciano, Pitigliano e Capalbio. Rispetto al passato l’infermiere di famiglia e comunità, oltre a occuparsi delle attività assistenziali di base, con questo modello acquista una valenza più proattiva: si occuperà di prevenzione, promuovendo corretti stili di vita e fornendo consigli sui fattori comportamentali a rischio, dovrà intercettare precocemente i bisogni di salute e sociali della famiglia, facendo da raccordo anche con altre professionalità e servizi presenti nella zona per una presa in carico precoce delle persone. Un modello che la zona aveva sperimentato in via naturale all’Isola del Giglio e che rappresenta l’anello di congiunzione efficace nelle relazioni di presa in carico e cura del cittadino, che si vengono a realizzare tra medico di famiglia e strutture sanitarie sul territorio.