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Ospedale di Cremona: nuovi primari per neurologia e cardiologia

Due nuovi primari per l’ospedale di Cremona. Si tratta di Carlo Mario Lombardi e Stefano Gipponi, rispettivamente nuovi responsabili della Cardiologia e della Neurologia. Entrambi si sono posizionati al primo posto in graduatoria nei rispettivi concorsi che si sono svolti la scorsa settimana. Gipponi sostituisce Bruno Censori in pensione da dicembre 2023, mentre Lombardi subentrerà a Gianbattista Danzi in pensione dal prossimo 30 settembre. Domani la pubblicazione del decreto di nomina.

Come affronta il nuovo incarico? «Con orgoglio e grande senso di responsabilità» è stato il primo commento. «La reputazione della Cardiologia di Cremona è nota e riconosciuta a livello nazionale – precisa Lombardi – sono davvero contento di poter dare il mio contributo e costruire insieme ai colleghi, medici e infermieri, percorsi di diagnosi e cura ancora più efficaci, sapendo di partire avvantaggiato per le professionalità e competenze che trovo».

«Da subito – continua Lombardi – sarà fondamentale dialogare con gli altri specialisti, i medici di famiglia, i servizi territoriali e con l’università. L’esperienza maturata nella ricerca scientifica mi ha insegnato l’importanza dell’innovazione e dello sviluppo, questo è quello che cercherò di fare con l’aiuto dell’intera équipe e il sostegno della direzione strategica. Sarò molto presente in corsia, al letto del paziente e anche in ambulatorio: la cura e l’assistenza alla persona restano la priorità».

«Gli anni passati a Brescia sotto la guida del professor Marco Metra sono stati decisivi per la mia formazione. Mi sono occupato anche di ipertensione arteriosa polmonare e amiloidosi che è una malattia rara che può causare la disfunzione d’organo».

Carlo Mario Lombardi, classe ‘78, dal 2019 è professore associato di cardiologia all’Università degli studi di Brescia e dal 2013 dirigente medico nella cardiologia degli spedali civili di Brescia. Esperto nel trattamento dello scompenso cardiaco, ha seguito un percorso di alta formazione presso il Duke Clinical Research Institute – Duke University North Carolina USA.

«Sono felice di accettare questo incarico a Cremona che ha una storia neurologica importante. È la mia prima volta da direttore di unità operativa e sono motivato a fare bene – spiega Gipponi. L’ambizione personale è mettere a disposizione dell’équipe, dell’ospedale e dei pazienti l’esperienza che ho maturato in questi anni, in particolare sotto la guida del professor Alessandro Padovani. Avrò bisogno di un po’ di tempo per prendere le misure con la nuova realtà, confrontarmi con i colleghi e conoscere il tessuto socio sanitario, ma so che sarà uno scambio utile per valorizzare quello che c’è già e per costruire nuovi percorsi. In tal senso, farò tesoro dell’approccio multidisciplinare sperimentato nel trattamento dei pazienti neurocovid che si è rivelato molto efficace, da replicare in altri contesti».

«I progetti a breve termine sono sostanzialmente due. L’ospedale di Cremona è un centro di secondo livello di neurologia d’urgenza per il trattamento dei disturbi cerebrovascolari acuti, come ad esempio l’Ictus – precisa Gipponi. Sarà importante investire energie per rafforzare questo specifico ambito, fondamentale per l’organizzazione dell’intero ospedale. L’altra cosa da fare, con il supporto della direzione, è allargare l’équipe medica; so che i colleghi – peraltro giovani e molto competenti – da qualche mese sono in difficoltà a causa della carenza di personale. Mi impegnerò da subito. L’intenzione è creare le condizioni per lavorare in un clima leale e collaborativo, soprattutto per rispondere alle richieste e ai bisogni di cura della popolazione. Con lo stesso scopo, punteremo sulla riorganizzazione dell’attività ambulatoriale, lavorando in rete con altri specialisti, con i medici di famiglia e i servizi territoriali».

«Per me sarà molto importante conoscere e collaborare con le associazioni di volontariato del territorio che si occupano di patologie degenerative o problematiche neurologiche, penso all’Alzheimer, al Parkinson, alla Sla, alla Sclerosi multipla, all’Ictus – conclude Gipponi. Ritengo che il volontariato sia una componente decisiva nel percorso di presa in carico e accompagnamento della persona».

Stefano Gipponi Classe 79, si è specializzato in neurologia nel 2009 presso l’Università degli Studi di Brescia. Nello stesso anno ha lavorato nel Centro per la Diagnosi e la terapia delle Cefalee della clinica neurologica degli spedali civili di Brescia. Dal 2011 è entrato a far parte dell’équipe neuroncologica degli spedali civili di Brescia. Si è occupato, inoltre dei disturbi del movimento nella malattia di Parkinson. Nel 2020 ha collaborato con le unità Covid in qualità di referente per il Neurocovid, anche nell’ambito della ricerca scientifica.

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