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Tra vacanze natalizie e veglioni, dicembre è anche il periodo che ben si presta a fare il punto della situazione sui 12 mesi appena trascorsi e il momento per rilanciare sul nuovo anno, con desideri, buoni propositi e obiettivi da provare a raggiungere. In questo contesto, MioDottore ha condotto un’indagine a livello nazionale per scoprire quali sono i desiderata degli abitanti dello Stivale per l’anno a venire, esplorando anche se e cosa è cambiato rispetto alla loro wish list pre-pandemia.

Nonostante il 2021 non sia ancora concluso più di 3 italiani su 4 sono determinati a portare con sé nel 2022 un elenco di buoni propositi: in particolare, il 41% dei rispondenti ha già la lista pronta, mentre il 37% non ancora, ma è certo la realizzerà e finalizzerà a stretto giro. Ma quali sono gli obiettivi più agognati nel Bel Paese? Fondamentalmente l’area del well-being a tutto tondo è la protagonista indiscussa dei desiderata per il 2022. In primis, gli abitanti dello Stivale vorrebbero perdere peso e far in modo che la propria alimentazione possa davvero considerarsi sana e bilanciata. Al secondo posto amerebbero ritagliarsi più tempo ed energia per praticare sport o fare attività fisica; chiude il podio degli obiettivi la volontà di strutturare un piano personale adeguato per prendersi maggiormente cura della propria salute.

Per quanto riguarda la sfera professionale, sembrerebbe che l’attuale massiva adozione dello smart working e di modalità di lavoro ibride innescate dalla pandemia abbiano forse consentito agli italiani di trovare un miglior equilibrio in questa area. Basti pensare che attualmente solo 1 su 5 vorrebbe trovare un maggior bilanciamento tra vita lavorativa e privata per il 2022, mentre era oltre un terzo nel 2017 a sperarlo. Anche conseguire nuovi successi in ufficio non è più così centrale nella vita delle persone: infatti, è solo il 17% che mette nero su bianco questo obiettivo, rispetto a quasi un terzo degli intervistati a dicembre 2017.

Interessante notare anche il nascere di un nuovo desiderio degli italiani, più introspettivo e intimo rispetto alla sfera relazionale e sociale. Infatti, che sia lettura, un corso di degustazione o una serata a teatro, è oltre 1 su 10 a voler canalizzare le proprie energie e le ore a disposizione in passioni personali, magari hobby che sono rimasti sopiti nel tempo o devono ancora essere esplorati. Diversamente, non risulta particolarmente urgente dedicarsi ai famigliari e al partner o agli amici; forse perché la pandemia ha avvicinato maggiormente ai propri cari consentendo agli italiani di trascorrere più momenti insieme a loro nella nuova “normalità”, adottata dopo le fasi più intense dell’emergenza sanitaria.

Sia che gli italiani siano avvezzi a stilare buoni propositi di anno in anno, sia che lo facciano saltuariamente, pare che non sempre siano riusciti a centrare i propri obiettivi e sulle cause dei loro insuccessi si dividono prendendo posizioni differenti. Da un lato c’è chi incolpa se stesso per aver avuto poca forza di volontà e chi ritiene di non avere particolari scuse per aver mancato i propri target. Sull’altro fronte c’è chi attribuisce le colpe a fattori esterni, nello specifico a eventi inaspettati della vita, agli impegni lavorativi estremamente serrati e alla pandemia.

Benché in percentuali differenti rispetto a dicembre 2017, attualmente gli utenti tricolore pensano ancora che i loro traguardi possano essere tagliati qualora avessero più tempo libero, maggior forza di volontà e un budget più consistente. Quest’anno però compare una variabile aggiuntiva: il bisogno di maggior serenità emotiva e mentale per far fronte a qualsiasi sfida futura.

Nonostante un’alta percentuale di italiani desideri porsi nuovi obiettivi, oltre due terzi di loro non considera un reale fallimento il mancato raggiungimento dei target prefissati. È infatti il 68% degli abitanti dello Stivale a sostenere che ci sia sempre modo di correre ai ripari e trovare il tempo per migliorare il proprio stile di vita.