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Nuove Sale operatorie per l’Ospedale di Pavullo

Nuovi ambienti, luminosi, tecnologicamente avanzati, sicuri: questa mattina il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha tagliato il nastro delle Sale Operatorie dell’Ospedale di Pavullo nel Frignano, 748 mq dedicati alle attività chirurgiche completamente ristrutturati per offrire ai cittadini dell’Appennino modenese spazi più funzionali – comprese nuove e più ampie aree di servizio per gli operatori – e nuove attrezzature biomediche.

“La nostra montagna rappresenta una priorità e nelle aree appenniniche abbiamo investito e stiamo investendo tantissimo, registrando per la prima volta negli ultimi dieci anni una inversione di tendenza, con un aumento delle persone residenti – ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini –. La nuova area operatoria di quest’ospedale, il cantiere del Pronto soccorso, il potenziamento del personale confermano i nostri investimenti sugli ospedali della montagna, sulle Case della salute, sulla medicina a domicilio. Anche questo vuol dire mettere il rilancio dell’Appennino in cima all’agenda di governo del territorio, e lavorare concretamente, dalla sanità alle infrastrutture, dal lavoro alle imprese, affinché sempre più cittadini rimangano e scelgano di vivere nelle nostre splendide aree montane.  E più in generale, l’inaugurazione di queste sale operatorie, che possono contare su ambienti funzionali, tecnologie e attrezzature biomediche all’avanguardia e spazi ampi e confortevoli, è la dimostrazione tangibile dell’impegno che questa Regione, assieme alle Aziende sanitarie, mette per assicurare ai cittadini dell’Emilia-Romagna un’assistenza e servizi sempre più all’avanguardia, per una sanità che nella nostra regione vogliamo pubblica e per tutti”.
“Siamo qui oggi a inaugurare delle Sale operatorie nuovissime dal punto di vista strutturale e tecnologico, un’opera che è stata realizzata nei tempi previsti e che ci consente di proseguire a vele spiegate nel progetto di potenziamento dell’Ospedale di Pavullo – ha commentato il Direttore generale Antonio Brambilla –. È doveroso ringraziare tutti i professionisti AUSL che in questi mesi hanno lavorato, nonostante il disagio del cantiere, per mantenere gli alti livelli qualitativi e quantitativi dell’attività chirurgica: è stato davvero uno sforzo collettivo, un esempio vincente di sinergia e collaborazione a vantaggio di tutti i cittadini di questo territorio”.

Prosegue dunque il progetto, condiviso con la Regione e gli Enti locali, per il potenziamento dell’Ospedale di Pavullo, pienamente inserito tra le realtà più moderne nella rete ospedaliera della Provincia di Modena, grazie a sale caratterizzate da alta efficienza e alte performance, elevati standard di sicurezza operativa e tecnologie in grado di assicurare al meglio lo svolgimento dell’attività chirurgica.

L’investimento complessivo per la realizzazione delle due sale operatorie e degli ambienti di supporto è di 1 milione 800mila euro, di cui 1 milione 400mila finanziati con Fondo della Regione Emilia-Romagna e 400mila da fondi Ausl. Quanto ad arredi e attrezzature – per un valore complessivo di circa 200mila euro – l’Ausl ha previsto anche l’acquisto di nuove strumentazioni, in particolare un sistema per trasportare in sicurezza il paziente dentro il comparto operatorio, e PC medicali che faciliteranno l’utilizzo degli applicativi sanitari direttamente in sala operatoria, e il rinnovo di tutti gli arredi tecnici.
Attualmente le sale sono chiuse per consentire di terminare i lavori effettuando i necessari collaudi; la ripresa delle attività è prevista per il 7 gennaio, mentre il 28 dicembre è in programma un Open Day per i cittadini con la visita guidata ai nuovi ambienti.
Il comparto operatorio è stato dunque totalmente ristrutturato occupando la medesima area, perfettamente collegata con le Degenze chirurgiche e la Diagnostica per immagini, oltre che, in futuro, con il nuovo Pronto Soccorso.
Il progetto ha previsto un layout completamente rinnovato e adeguato alle esigenze sanitarie oltre che al rispetto dei requisiti sulle dotazioni. L’intervento è stato realizzato in diverse fasi di lavoro per non interrompere mai l’attività se non per brevissimi periodi, al fine di mantenere gli ottimi risultati raggiunti con il progetto di potenziamento della chirurgia che ha permesso all’Ospedale di Pavullo di aumentare il volume di interventi e ridurre i tempi d’attesa per tutte le classi di priorità.
Ciò è stato possibile grazie all’impegno di tutti i professionisti e alla disponibilità dell’Ospedale di Vignola, che ha consentito di spostare, in alcune fasi di lavoro, parte dell’attività chirurgica.
Tra il 2018 e il 2019 anche il personale è stato potenziato: sono stati acquisiti per la chirurgia tre infermieri, un operatore socio-sanitario e un ortopedico. L’attività è stata inoltre oggetto di una innovazione organizzativa con l’obiettivo di un utilizzo intensivo – e dunque più efficiente – delle sale operatorie, a vantaggio dei cittadini dell’Appennino, che oggi nel 100% dei casi sono operati nel rispetto dei tempi previsti da ciascun tipo di intervento.

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