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Nuova tecnica chirurgica in urologia al S. Maria della Misericordia di Perugia

Non più ricoveri per diversi giorni con una serie di accertamenti diagnostici prima di procedere al bombardamento dei calcoli dell’apparato urinario. A poco più di un mese dalla disponibilità di una nuova tecnica chirurgica è già possibile tirare le prime conclusioni sulla efficacia della nuova sorgente laser, di cui ora si avvale la struttura complessa di Urologia del S. Maria della Misericordia di Perugia. “L’apparecchiatura a nostra disposizione utilizza l’energia laser con caratteristiche molto innovative- sottolinea il direttore della Urologia Professor Ettore Mearini-. Grazie a una potenza di 120 W è possibile la rimozione in blocco dell’adenoma prostatico, con il vantaggio di eliminare o quantomeno ridurre notevolmente il sanguinamento, con dirette ricadute sulla degenza ospedaliera; ma la stessa tecnica trova una maggiore applicazione nella calcolosi- precisa il Professor Mearini, perché il laser procede alla frantumazione grazie alla energia balistica. In passato il frammento tendeva ad allontanarsi dalla sorgente e l’operatore era costretto ad inseguirlo, mentre adesso la sonda svolge una funzione di calamita e provvede a disintegrare i calcoli in breve tempo”. La nuova tecnica chirurgica denominata MOSES è stata in poche settimane attuata dalla equipe del professor Mearini su venti pazienti, per sedici di loro si è trattato di procedere alla frantumazione dei calcoli, mentre quattro sono stati i casi di pazienti affetti da patologie prostatiche, che dopo una breve degenza in ospedale hanno potuto riprendere le proprie attività, senza alcuna modifica della vita sessuale.

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