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MOVI presenta l’ultima innovazione per il diabete

In Italia, il 6,6% della popolazione generale e il 7,7% della popolazione adulta ha ricevuto una diagnosi di diabete. Tra questi, la diagnosi di diabete di tipo 1, tipologia autoimmune che determina la totale assenza di produzione dell’insulina, rappresenta circa il 10% dei casi. Va anche ricordato che attualmente un minore su 1.000 ha ricevuto una diagnosi di diabete di tipo 1, come ben evidenziato dal Prof. Valentino Cherubini – Presidente SIEDP. Una condizione cronica che richiede ogni giorno un approccio attento e continuativo da parte dei pazienti, dei loro caregiver e degli specialisti. Secondo le proiezioni dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, ci si aspetta che entro il 2028 il numero di italiani affetti da patologie croniche, raggiunga la cifra impressionante di 25 milioni, sottolineando l’urgenza di strategie preventive, di sensibilizzazione e management per affrontare questa crescente urgenza sanitaria, tra cui il diabete. Il numero di persone affette da diabete in Italia, infatti, aumenterà gradualmente nei prossimi anni a causa dell’invecchiamento della popolazione, dell’obesità e di altri fattori di rischio correlati allo stile di vita. Entro il 2045 si stima un aumento del 22%, raggiungendo così 81 milioni di persone con diabete in Europa.
Come ci sottolinea il Prof. Angelo Avogaro – Presidente della SID – i trend, pubblicati anche sulla rivista scientifica ’The Lancet’, sono molto più alti in Europa che in Asia e a livello nazionale ci sono dei cluster geografici che presentano numeriche circa 5 volte superiori la media nazionale, come il caso della Sardegna.
Una costante attenzione e monitoraggio dei livelli glicemici nel sangue e una tempestiva risposta alle loro fluttuazioni rappresentano la strategia principale per gestire al meglio l’evoluzione del diabete e ridurre così la possibile insorgenza delle sue complicanze, con sempre una maggiore attenzione verso la qualità della vita del paziente e anche di coloro che li affiancano. Infatti, il diabete rappresenta ancora oggi una delle principali cause di malattie cardiovascolari, disfunzioni renali, retinopatie e problematiche agli arti inferiori.
MOVI SpA lancia il primo sistema AHCL, Tandem t:slim X2 con tecnologia Control-IQ, integrato a Dexcom G7. Il dispositivo medico di ultima generazione consiste di una pompa insulinica, di un sensore per il monitoraggio continuo della glicemia e di un algoritmo predittivo di controllo che automatizza e personalizza l’erogazione di insulina in base ai dati forniti dal sensore, adattandosi alle esigenze individuali e offrendo una grande adattabilità, libertà ed una migliore qualità di vita in chi ne fa uso.
Dal binomio di due partner d’eccellenza, come Tandem Diabetes Care e DexCom, il dispositivo è stato progettato in ottica “user centered”, ovvero pensato per ottimizzarne e semplificare l’interazione con l’utilizzatore finale e per migliorare la gestione quotidiana da parte dei clinici. Partendo dall’ascolto e da un’analisi dei bisogni, è stato sviluppato un sistema in grado di soddisfare le necessità di medico e paziente.
Il sistema garantisce un aumento significativo del compenso metabolico e grazie alle nuove caratteristiche del sensore per il monitoraggio in continuo dei livelli di glucosio nel sangue, Dexcom G7 consente ai pazienti di poter trascorrere ancora più tempo in “closed loop”, ovvero di poter beneficiare più a lungo dell’erogazione automatizzata dell’insulina.
Il sistema AHCL di Tandem utilizza un algoritmo avanzato per modulare la somministrazione automatica dell’insulina basale e dei boli correttivi con una previsione dei livelli di glicemia a 30 minuti, ottimizzando così il controllo glicemico fin dai primi momenti di utilizzo. Un sistema che rappresenta una grande rivoluzione per i pazienti e per i medici che li hanno in cura.
Un sistema confortevole, dal facile utilizzo, dalle dimensioni ridotte, che integra un sensore più piccolo del 60%, che necessita di un tempo di avvio di soli 30 minuti, dalla grande flessibilità e dalla straordinaria accuratezza.
Questo si traduce in una maggiore libertà nella routine degli utilizzatori e in un approccio al diabete più spensierato, così come in una maggior semplicità di gestione della terapia da parte del clinico.
‘Oggi siamo molto più sereni e anche mia figlia stessa gestisce la patologia in modo molto più adeguato rispetto all’inizio e noi ne beneficiamo. In questi 6 anni, abbiamo notato un miglioramento continuo nel supporto della tecnologia’, racconta Samuele B., papà di Mia, ragazzina di 14 anni con diabete di tipo 1. ‘La terapia con il microinfusore ha migliorato sensibilmente la qualità della mia vita e semplificato la gestione della quotidianità’ ribadisce Luca G., 47 a cui hanno diagnosticato il diabete di tipo 1 nel 2019.
La tecnologia diventa quindi un alleato prezioso per migliorare la qualità della vita delle persone con diabete. Affermazione condivisa dai Presidenti delle Società Scientifiche coinvolte, e nello specifico anche dal Prof. Riccardo Candido – Presidente AMD che ha sottolineato come sia fondamentale la formazione dei clinici per poter conoscere e sfruttare al meglio questi sistemi, tanto che esiste un gruppo interassociativo per l’aggiornamento specifico degli Specialisti su queste tematiche.
Per il lancio di questo innovativo sistema integrato, MOVI SpA organizzerà un ciclo di eventi di presentazione in giro per l’Italia. In quattro giorni, il tour raggiungerà Milano il 26 febbraio 2024, Bologna il 27 febbraio 2024, e Roma il 28-29 febbraio 2024, dedicando queste tappe all’informazione e formazione dei medici diabetologi, per scoprire le caratteristiche distintive del sistema e discutere il potenziale impatto positivo sulla vita quotidiana delle persone insulino-trattate, di tutte le età.
L’organizzazione di eventi in diverse città non solo mira a rendere accessibile l’opportunità di partecipare ai professionisti sanitari provenienti da ogni parte d’Italia, ma ha anche l’obiettivo strategico di creare un forum di discussione e networking a livello territoriale, per favorire lo scambio di conoscenze, esperienze e tematiche specifiche allineate ai bisogni legati ai clinici che si occupano di diabete.

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