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L’alta formazione del Friuli Venezia Giulia trova “in casa” risposte tecnologicamente all’avanguardia e del tutto inedite per le proprie necessità dalle aziende hi-tech del territorio. È il felice connubio creatosi tra l’Università di Udine e MOLO17, la software house di Pordenone che ha sviluppato una soluzione innovativa per consentire agli studenti del corso di laurea triennale in Tecniche di Radiologia dell’ateneo di Udine di poter simulare esami ed esercitazioni e approdare così molto più preparati alla pratica vera e propria.
“L’addestratore simulato – afferma Rossano Girometti, coordinatore del corso di laurea in Tecniche di Radiologia medica – aiuta rendere automatica l’esecuzione di procedure complesse come la tomografia computerizzata”. I docenti avevano bisogno di un modo più sicuro e più disponibile per far allenare i futuri tecnici di radiologia all’uso degli scanner TC, prima che essi partecipino ai tirocini su pazienti dal vivo. L’utilizzo di veri scanner TC con fantocci didattici non è sempre possibile, infatti, a causa dei limitati periodi di utilizzo degli scanner a uso didattico. Inoltre, l’Università voleva ridurre i rischi sui pazienti reali e abbattere lo stress che si genera in fase di apprendimento se si opera in ambito clinico reale.

Dato il problema, MOLO17 lo ha risolto creando, con il motore 3D Unity: «Un ambiente sicuro in cui sperimentare esami TC simulati che includono sia lo scanner TC virtuale, completo di software di controllo sulla sua console, sia un iniettore remoto di liquido di contrasto, un paziente virtuale con interazioni realistiche, e la possibilità di usare vere immagini Dicom per mostrare i risultati di un vero esame TC», spiega l’amministratore delegato Daniele Angeli. Il sistema, inoltre, può essere personalizzato autonomamente dai docenti, realizzando esercizi che possono essere creati con immagini Dicom fornite dagli stessi insegnanti e, con una conoscenza base del linguaggio Json, utilizzato per descrivere l’esame clinico. In questo modo è possibile la personalizzazione dell’esperienza secondo quanto ritenuto adatto per gli studenti. In virtù della soluzione creata da MOLO17 gli studenti, in sostanza, sperimentano le proprie abilità in completa sicurezza su pazienti virtuali che corrispondono però a veri casi clinici forniti dall’Ospedale Universitario di Udine. Possono simulare casi clinici rari più e più volte, arrivando al tirocinio vero e proprio con una solida conoscenza dell’uso della macchina TC e con la possibilità di potersi concentrare su ciò che è impossibile simulare al computer, a partire dalla relazione con il paziente. «Per la nostra azienda – conclude Daniele Angeli – è stata una scommessa che siamo sicuri di vincere, perché sono proprio soluzioni come questa che riescono a mitigare, se non addirittura a risolvere, molte delle problematiche tipiche degli addestramenti in ambienti complessi come quello ospedaliero. La nostra intenzione non è sostituire l’aspetto umano del tirocinio ma agevolarlo smarcando gli aspetti tecnici e stimolare l’attenzione a dettagli procedurali per garantire standard sempre più alti di servizio.” 

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