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Presso l’Unità operativa di Cardiologia interventistica dell’Istituto Clinico Sant’Ambrogio, è stato eseguito un intervento di sostituzione valvolare aortica percutanea con l’impianto di valvola di ultima generazione e inserimento di un dispositivo dedicato alla protezione del circolo cerebrale con supporto ‘a distanza’.

L’intervento, eseguito dall’équipe diretta dal dottor Maurizio Tespili composta dal dottor Massimo Medda e dal dottor Francesco Casilli, ha coinvolto un paziente di 74 anni, con una diagnosi di severa stenosi valvolare aortica calcifica sintomatica e ulteriori importanti comorbidità: diabete mellito tipo 2, ipertensione arteriosa, insufficienza renale cronica, pregressa ischemia cerebrale ed esiti di Bypass Aorto-coronarico.

Grazie a un progetto pilota che ha coinvolto l’Istituto Clinico Sant’Ambrogio, è stato applicato un sistema di protezione cerebrale con supporto ‘a distanza’. 

Gli specialisti di prodotto hanno fornito assistenza nella preparazione del dispositivo da parte del personale Tecnico sanitario di Radiologia Medica di Sala che coadiuva l’équipe medico-infermieristica.

“Attraverso una app dedicata su smartphone di ultima generazione – spiegano il dottor Tespili e il dottor Medda – le fasi preparatorie e di impianto del sistema di protezione cerebrale sono state correttamente guidate mediante collegamento video e audio da remoto. Questo ha permesso di raggiungere due risultati ottimali: la riuscita della procedura TAVI, e la corretta applicazione del sistema di protezione cerebrale che ha prevenuto complicanze ischemiche cerebrali intraprocedurali”.

Questo device consiste in un sistema a ‘doppio filtro indipendente’ introdotto, grazie a un piccolo catetere, dal polso del paziente in grado di catturare il materiale embolico e prevenire il danno cerebrale peri-procedurale.

All’Istituto Clinico Sant’Ambrogio, leader nello Strutturale cardiovascolare nella città di Milano, le procedure TAVI vengono eseguite ormai da più di 10 anni. La TAVI è una procedura interventistica grazie alla quale è possibile sostituire valvole cardiache aortiche degenerate e disfunzionanti senza dover fermare l’attività del cuore. 

La procedura TAVI permette, a tutt’oggi, di poter operare pazienti che presentano controindicazioni e/o rischio aumentato nel sottoporsi all’intervento chirurgico tradizionale, specie in situazioni come: comorbidità, coronaropatia ed età avanzata.