Di questi, pochissimi si prendono direttamente cura del proprio sito lasciando a tecnici esterni l’aggiornamento, effettuato assai di rado (in media un paio di volte all’anno). Ecco alcuni dei risultati della ricerca condotta in aprile da Wellcare, l’agenzia di Marketing e Comunicazione fondata e diretta da Giovanni Borroni: "La ricerca ha avuto l’obiettivo di sondare la diffusione e l’utilizzo di Internet nelle farmacie e di valutare l’interesse verso un nuovo concetto di servizio. La nostra divisione Well Research, specializzata in ricerche e analisi di mercato, ha selezionato un campione di oltre 300 farmacie di diverse dimensioni sparse su tutto il territorio nazionale, in grandi e piccoli centri".
Amore e odio. Ecco in sintesi la relazione dei farmacisti con le nuove tecnologie. <<In media il 70% valuta positivamente il rapporto con le nuove tecnologie – spiega Giovanni Borroni, Ceo di Wellcare, la prima agenzia italiana di Marketing e Comunicazione specializzata nell’Healthcare consumer. – Il restante 30 non solo ha scarsa confidenza e mal sopporta di doverle impiegare, ma ha anche molta diffidenza>>. Anche chi si dichiara entusiasta, infatti, resta cauto verso nuovi servizi tecnologici di supporto alla clientela.
Internet viene utilizzata da oltre il 90% degli intervistati per la corrispondenza e per informarsi su nuovi marchi. I farmacisti più tecnologici? Si trovano in Centro Italia e nelle grandi città. Ma non c’è grande divario con Nord e Sud. La vera differenza sta nella tipologia del punto vendita. Maggiore è l’offerta di servizi, come analisi del sangue, test del diabete, consulenza nutrizionale, maggiore è la propensione a utilizzare le nuove tecnologie. Un quadro ben diverso dagli Stati Uniti dove i migliori clienti di iPad e novità informatiche sono proprio i camici bianchi.