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Si chiama Hot Axios il rivoluzionario stent con sistema di rilascio ed elettro-cauterizzazione che favorisce il drenaggio transgastrico o transduodenale per via endoscopica, senza alcun ricorso alla chirurgia. L’innovazione terapeutica ha consentito di salvare, di recente, un ventenne vittima di un grave incidente stradale, scongiurando così l’asportazione parziale del pancreas fortemente danneggiato che avrebbe potuto avere esiti invalidanti per la sua vita.

In questo caso, la rottura traumatica del dotto pancreatico ha generato una raccolta di liquidi che hanno formato una vera e propria “cisti”, tale da richiedere l’asportazione parziale del pancreas, con prevedibile compromissione di funzioni vitali. L’intervento ha, invece, permesso di effettuare per via endoscopica il drenaggio transgastrico, preservando l’integrità dei tessuti e scongiurando un intervento chirurgico complesso. Questo significa che non sono state effettuate incisioni chirurgiche ma che sono, invece, stati utilizzati come ingressi gli orifizi naturali, una prospettiva fino ad ora inimmaginabile per molte patologie gastrointestinali, urgenti e croniche.

Il pancreas, va ricordato, è una ghiandola molto importante nel nostro organismo, deputata anche alla regolazione della glicemia. L’asportazione, anche parziale, condannerebbe i pazienti alla compromissione di funzioni vitali e all’insorgenza di patologie gravi quali il diabete.

Nato dalla ricerca Boston Scientific, il sistema Hot Axios è costituito da un piccolo stent metallico rivestito in silicone, dotato di una sezione centrale corta e rigida e di due estremità laterali di forma più svasata. Il dispositivo esercita una notevole forza di trazione tra le cavità che riesce a “mettere in comunicazione” quali, per esempio, lo stomaco e la cisti pancreatica. Racchiuso in una sottile guaina dotata di punta elettrostatica per penetrare nella struttura da trattare, lo stent viene rilasciato e impiantato per creare il collegamento necessario alla fuoriuscita di eventuali liquidi e contribuire al pieno ripristino degli organi danneggiati. 

L’intervento viene effettuato in eco-endoscopia, metodologia che consente di monitorare sia la superficie del tratto gastro-intestinale, sia lo stato degli organi interni. La protesi metallica, monouso, viene lasciata nella posizione scelta dal Team medico fino a un massimo di 60 giorni, così da consentire lo svuotamento della cavità addominale. Deve poi essere rimossa quando il contenuto liquido o eventuali necrosi incapsulate siano state eliminate.

Come ricordato, un impianto del sistema Hot Axios è stato effettuato di recente all’Ospedale Le Scotte di Siena su un ventenne vittima di un grave incidente che aveva seriamente danneggiato molti organi vitali: “Il drenaggio trans-gastrico della raccolta liquida, per effetto della decompressione che si ottiene con il posizionamento di Hot Axios – ha commentato il Dottor Raffaele Macchiarelli, responsabile della UOC Gastroenterologia dell’Aou Senese – ha facilitato la riparazione del dotto pancreatico, salvaguardando l’integrità dell’organo“ 

L’esito positivo dell’intervento ha confermato l’efficacia della nuova procedura e apre prospettive concrete, sino ad oggi non prevedibili, per interventi non invasivi anche su organi vitali.

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