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In occasione della Festa di San Giovanni Calabria, all’ospedale di Negrar è stato inaugurato il nuovo reparto di Riabilitazione Ortopedica, diretto dal dottor Roberto Filippini, collocato al terzo piano di Casa Nogarè, una delle strutture della Cittadella della Carità di cui fa parte anche l’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria.

La nuova Unità Operativa copre un area di circa 1.000 metri quadri, con 25 posti letto che si aggiungono ai 42 posti letto attuali della Medicina Fisica Riabilitativa, diretta dal dottor Zeno Cordioli. Particolare cura è stata riservata alla scelta cromatica delle pareti, ma anche degli arredi, al fine di creare, per quanto possibile, un ambiente accogliente per una permanenza di alcune settimane. Ogni posto letto è dotato di un monitor televisivo attraverso il quale verranno trasmessi dei video con gli esercizi riabilitativi che il paziente è invitato a fare da solo o quando ritornerà alla propria abitazione.

Il reparto comprende inoltre un’ampia palestra attrezzata, un soggiorno, una sala da pranzo, una piccola cucina, un ambulatorio, la zona infermieristica, mentre gli studi medici sono stati collocati al quarto piano.

“L’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria è stato classificato nel 1978 come ospedale generale di zona, per quanto riguarda la parte del “Sacro Cuore”, e come ospedale per lungodegenti e convalescenti per il “Don Calabria” – ha spiegato l’amministratore delegato, Mario Piccinini -. Quindi oggi siamo perfettamente in linea con la forte connotazione riabilitativa della nostra struttura. Ma perché si è reso necessario un nuovo reparto? La nostra Ortopedia è la sesta in Italia per numero di interventi di chirurgia protesica del ginocchio e vanta una casistica di rilievo per la protesi dell’anca. Inoltre la Regione Veneto ha indicato nelle ultime schede ospedaliere l’Unità Operativa del dottor Claudio Zorzi come Centro di riferimento per la revisione delle protesi di anca e ginocchio. Di fronte a questi numeri chirurgici il problema erano appunto i posti di riabilitazione, la cui insufficienza ci costringeva a inviare i pazienti in altre strutture e il più delle volte fuori Veneto. Per questo motivo e in accordo con la Regione abbiamo deciso di creare questo nuovo reparto – esteticamente molto piacevole – che sarà operativo all’inizio del prossimo anno”.

“E’ un investimento importante non solo dal punto di vista economico ma anche tecnico-riabilitativo con una struttura particolarmente accogliente per chi deve superare un percorso non facile dopo un intervento chirurgico ortopedico – ha detto il direttore della nuova Riabilitazione Ortopedica – Questa struttura è un ampliamento dell’offerta dell’ospedale di Negrar, da sempre un’eccellenza dal punto di vista riabilitativo. Siamo staff nuovo di quattro medici e sei fisioterapisti, molto motivato e in linea con l’amministrazione che ci ha supportato in ogni richiesta e decisione”.

All’inaugurazione è intervenuto anche Luca Coletto, assessore regionale alla Sanità quando venne approvata la delibera relativa al nuovo reparto, e il dottor Claudio Zorzi, direttore dell’Ortopedia e Traumatologia. “Questo è un anello importante per completare l’assistenza dei pazienti ortopedici – ha detto Zorzi -. Ringrazio il dottor Cordioli e il suo staff per la grande collaborazione di questi anni, nel trovare soluzioni a situazioni non sempre facili. Ora abbiamo questi posti letto in più che ci pemettono di lavorara ancora meglio”

La Festa di San Giovanni Calabria cade quest’anno nel ventesimo anniversario della canonizzazione del Santo veronese. “E’ un momento di gioia, ma anche di profondo ringraziamento alla Divina Provvidenza. L’abbandono a Dio Padre è il fondamento del carisma che Don Calabria ci ha lasciato, affinché possiamo servire le persone all’altezza della loro dignità di uomini e donne – ha detto il presidente dell’Ospedale, fratel Gedovar Nazzari – San Giovanni Calabria ci chiede ancora di “fare bene il bene”, un principio del suo insegnamento che noi possiamo mettere in pratica non solo offrendo ai nostri pazienti terapie innovative, ma anche accogliendoli in ambienti confortevoli, come questo nuovo reparto”.