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Prima in Italia per numero di prestazioni invasive broncoscopiche, tra le prime tre per quelle ecoendoscopiche. È la struttura interaziendale di Pneumologia interventistica di Bologna che da oggi – grazie alla nuova sede presso il Policlinico di Sant’Orsola, alle strumentazioni d’avanguardia e alle sinergie con gli altri reparti del Polo Cardio-toraco-vascolare – potrà puntare a crescere ancora.
La nuova sede della struttura interaziendale di Pneumologia interventistica è stata realizzata grazie a fondi aziendali e regionali per complessivi 557.000 euro. L’area è collocata al piano seminterrato della ala A sul lato ovest, per una superficie complessiva di circa 400 metri quadrati dove trovano posto quattro ambulatori con relativi spazi di supporto, attesa e servizio e l’area operatoria con zona per la preparazione dei pazienti, il lavaggio dei ferri, la preparazione dei chirurghi.
La dotazione tecnologica della struttura permette l’esecuzione di attività diagnostiche e terapeutiche con l’utilizzo di sistemi per la videobroncoscopia rigida e flessibile, la resezione laser, l’ecografia broncoscopica. La sala interventistica è completata da un sistema di audio/video integrato che permette la gestione dei flussi immagini, video e audio all’interno della sala e all’esterno per attività assistenziale oppure per didattica.
Il servizio interaziendale di Pneumologia Interventistica dal 2015 ha come bacino di riferimento l’area metropolitana. Attualmente eroga la propria attività su tre sedi, ma il progetto prevede a regime l’erogazione in due luoghi: Policlinico di Sant’Orsola e Ospedale Maggiore. La realizzazione della nuova sala endoscopica nel Polo Cardio-toraco-vascolare consentirà, infatti, di spostare qui una parte significativa dell’attività complessa, svolta in sedazione profonda/anestesia generale. L’attività presso l’Ospedale Maggiore consisterà, per lo più, nell’esecuzione dell’attività di I e II livello, oltre che di urgenza/emergenza legata alla presenza del Trauma Center, del Pronto Soccorso, della Chirurgia toracica.
Numerosi altri reparti di Pneumologia Interventistica nel nostro Paese si occupano esclusivamente di prestazioni invasive. L’Unità operativa interaziendale esegue invece una mole notevole di attività clinica. Questo consente di preparare il paziente che viene poi sottoposto alla procedura invasiva, massimizzando il risultato diagnostico e terapeutico e minimizzando i rischi.
La struttura è inoltre fortemente impegnata nella ricerca clinica attraverso la conduzione di studi nazionali ed internazionali finalizzati all’individuazione di possibili fonti di miglioramento nella gestione del paziente mediante l’adozione di nuove tecnologie o di nuovi processi di cura.
L’Unità operativa di Pneumologia Interventistica si occupa della programmazione e della esecuzione di prestazioni diagnostiche e terapeutiche mini-invasive finalizzate alla diagnosi e/o alla terapia di patologie primitive o secondarie delle vie aeree, del polmone, della pleura e del mediastino. Aree di particolare interesse ed eccellenza sono l’applicazione di tecniche interventistiche per la diagnosi e la terapia endoscopia dei tumori del polmone, la gestione diagnostica della sarcoidosi e delle pneumopatie interstiziali diffuse, la diagnosi delle patologie del mediastino.
Lo sviluppo della Pneumologia interventistica, grazie anche alle nuove opportunità offerte dalle tecnologie, ne fa oggi una disciplina con cruciali risvolti multidisciplinari, ricca di interazioni con l’oncologia, la chirurgia toracica, l’otorinolaringoiatria, l’anestesia e rianimazione, la radioterapia, la chirurgia pediatrica, le malattie infettive, l’ambito trapiantologico, la medicina d’urgenza e il Pronto Soccorso.
Anche per questo, ambiente ideale per il suo sviluppo sono gli ospedali nei quali hanno sede tutte queste aree di attività, per permettere le più forti sinergie.