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All’Ospedale di Parma un software di altissimo livello per intervenire su tumori non trattabili con la chirurgia tradizionale. Il suo nome è HyperArc – il “raggio gentile” come lo ha definito la direttrice della Radioterapia dell’Ospedale Maggiore di Parma Nunziata D’Abbiero – e permetterà di colpire lesioni tumorali benigne e maligne intracraniche in modo estremamente preciso e accurato oltre che più confortevole per il paziente. Grazie all’intervento di Fondazione Cariparma è già stato istallato sul nuovo acceleratore lineare della Radioterapia, perché il meglio della cura può essere qui e adesso.

“Con HyperArc – spiega la dottoressa Nunziata D’Abbiero – il Maggiore di Parma diventa la prima azienda ospedaliera pubblica a mettere a disposizione dei pazienti questa terapia che offrirà così ulteriori possibilità di cura vicino a casa. In Emilia Romagna l’unico centro di radiochirurgia era fino adesso in Romagna, in una struttura privata accreditata”.

“Con HyperArc si ampliano le possibilità di trattamento terapeutico all’interno del dipartimento diagnostico – ribadisce il direttore dello stesso dipartimento Girolamo Crisi – e si conferma la volontà aziendale di migliorare la rete tecnologica che è già in corso di implementazione con l’installazione di 3 nuove tac, una risonanza magnetica e l’adeguamento della 3 Tesla, altro fiore all’occhiello per le neuroscienze del Maggiore”.

“Prosegue a passo spedito il piano di sviluppo delle tecnologie dell’Ospedale Maggiore, – dichiara Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria -, perché oggi in sanità, come in altri campi, la tecnologia fa la differenza. Risultati che stiamo raggiungendo attraverso l’utilizzo di risorse aziendali e finanziamenti regionali ma, soprattutto, grazie alla costante vicinanza di Fondazione Cariparma all’ospedale cittadino e alle attenzioni di tanti donatori che hanno preso a cuore il futuro della sanità di Parma”.

“La tutela della salute e del benessere dei cittadini rappresenta il principio guida di Fondazione Cariparma in campo sanitario – spiega il Presidente Gino Gandolfi –. In particolare, negli ultimi tre anni, il deliberato della Fondazione per il settore “Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa” è pari a quasi 10 milioni di Euro, di cui 5 milioni in favore del nuovo Centro Oncologico dell’Ospedale Maggiore di Parma, contributo in cui rientra anche la dotazione di tecnologie innovative quali il sofisticato HyperArc.”

A Parma arriva il “raggio gentile”, un fascio di radiazioni che agisce come un bisturi invisibile. Con HyperArc, potranno essere trattate, in una sola seduta della durata di pochi minuti, metastasi cerebrali multiple e lesioni benigne oltre a quelle dove il bisturi non può arrivare o sarebbe troppo dannoso. “Ad esempio – spiega sempre la dottoressa D’Abbiero – con questo raggio, il paziente non ha bisogno né di ricovero né di anestesia perché il sistema di immobilizzazione avviene attraverso una maschera molto meno invasiva di altre metodologie”. Un ulteriore passo avanti per offrire le migliori terapie ai pazienti del Maggiore.

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