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Migliorare i processi aziendali e quindi la qualità e l’efficienza della Sanità Pubblica utilizzando nuovi strumenti di gestione. E’ questo il fulcro del seminario “Contabilità Analitica, Controllo di Gestione e Activity Based Costing: strumenti per il miglioramento dei processi aziendali” che ha aperto quest’oggi la sessione pomeridiana della prima giornata del Forum Mediterraneo in Sanità 2019, organizzato da ARESS Puglia e Fondazione Sicurezza in Sanità con il patrocinio della Regione Puglia, in programma dal 18 al 20 settembre in Fiera del Levante a Bari.

Un grande evento-contenitore dedicato al mondo della Salute, visto con gli occhi di un Sud disincantato ma anche capace di proporre visioni innovative, facendo tesoro della scarsità delle risorse. “Sanità di svolta, da Sud soluzioni differenti” è dunque non solo il titolo del Forum, ma anche la traccia da seguire per orientarsi nel futuro. Su questa linea, tra i diversi interventi, si è mosso il Direttore Generale della ASL Lecce, Rodolfo Rollo, nel trattare il tema dell’Activity Based Costing, il nuovo modello applicabile nella gestione delle patologie croniche.

«Nelle patologie croniche – ha ricordato Rollo – in media viene impiegato il 20 per cento delle risorse. Per questo, dopo essere intervenuti sui costi degli ospedali bisognava vedere che cosa succede nel territorio, anche a fronte delle indicazioni giunte dal Piano nazionale delle cronicità. Abbiamo perciò realizzato un modello di analisi in 5 fasi: stratificazione e targeting della popolazione; promozione della salute, prevenzione e diagnosi precoce; presa in carico e gestione del paziente; erogazione di interventi personalizzati per la gestione del paziente; valutazione della qualità delle cure del paziente».

Una “griglia” calata nella realtà del territorio leccese, con un’attenzione particolare rivolta alle patologie croniche come diabete e disturbi metabolici, malattie respiratorie e scompenso cardiaco: «Sono i tre grandi gruppi – ha rimarcato Rollo – di malattie croniche su cui ci siano cimentati. A Lecce i dati ci dicono che ci sono 63mila persone, su una popolazione di 800mila, con patologia respiratorie, altre 60mila con disturbi metabolici o diabete. Numeri enormi che vanno approcciati globalmente. Si tratta di patologie per cui spendiamo soldi ma dobbiamo spenderli in maniera utile, cercando di rallentare l’ineludibile progressione che esiste in natura». Il cambio di direzione – ha sottolineato ancora il DG Rollo – è arrivato con la realizzazione, assieme ad Aress Puglia, «di modelli che individuano i percorsi reali dei pazienti, con un’elaborazione dei dati basata sulle attività e i consumi». «Il sistema – ha aggiunto Rollo – si sta complicando perché conoscere i costi di una singola patologia va bene sino a un certo punto, più avanti abbiamo persone che presentano più patologie, per cui i costi standard vanno misurati su un ventaglio più ampio. Controllare i processi non è semplice, perché quando ci illudiamo di possederli lo scenario è già cambiato». «Per questo – ha concluso il Direttore Generale della ASL Lecce – dobbiamo armarci di nuovi strumenti e utilizzarli con tutti gli attori del territorio, perché non è mai un lavoro individuale ma di squadra, sapendo che dobbiamo basarci sempre sui bisogni di assistenza di una popolazione che va curata dalla culla alla tomba».

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