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E’ stato sviluppato dai ricercatori dell’Università di Eindhoven (Paesi Bassi) il primo computer a Dna, un progetto che dovrebbe permettere di controllare la somministrazione dei farmaci nel sangue in tempo reale. Su Nature Communications il team spiega che è stato compiuto un passo importante verso lo sviluppo di farmaci intelligenti, studiati per un minor numero di effetti collaterali e con costi inferiori. Per capire come funziona il metodo, è un po’ come se si avesse a disposizione un sistema di sicurezza che apre una porta in base alla persona in attesa. Se la fotocamera riconosce la persona, la porta si sblocca, altrimenti rimane bloccata. Il dispositivo sviluppato dai ricercatori olandesi è in grado di rilevare diversi anticorpi nel sangue ed eseguire calcoli successivi. Inoltre, sono stati i primi ad essere riusciti a collegare la presenza di anticorpi a un computer di questo tipo.

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