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Si è svolta il 2 ottobre la giornata di studi patrocinata dalla Regione Piemonte e dedicata al tema dei Disturbi dello spettro autistico. Un tema su cui in Piemonte da diversi anni è presente una specifica attenzione, con iniziative che coinvolgono la rete dei servizi, la scuola e le associazioni di genitori. D’altra parte i numeri dell’autismo sono decisamente importanti e richiedono sempre più coordinamento tra i soggetti coinvolti: solo in Piemonte sono più di 700 i bambini dai due ai sei anni con diagnosi clinica di disturbo dello spettro autistico; a livello internazionale, dati nordamericani recenti indicano una prevalenza di un caso su 68. In questo contesto si inserisce il progetto PIA  che mette a disposizione di famiglie e servizi uno strumento prezioso: una piattaforma digitale che facilita e attiva la collaborazione e la condivisione di buone prassi tra famiglie, operatori socio-sanitari e galassia della scuola. PIA – Piattaforma Integrata per l’Autismo, realizzata da ASL CN1, Fondazione Torino Wireless e CSP-Innovazione nelle ICT grazie al contributo della Compagnia di San Paolo – presentata oggi a Torino davanti a oltre 150 insegnanti, genitori e operatori sanitari – è dunque una opportunità in più per intervenire sulla qualità della vita e sull’autonomia e integrazione sociale dei bambini con disturbo dello spettro autistico, grazie a una sempre maggiore e precoce presa in carico integrata e a un inserimento scolastico efficace e supportato. Questa piattaforma, sviluppata grazie ai feedback di tanti operatori, genitori e insegnanti, promuove i trattamenti ed interventi educativi precoci e intensivi, attraverso il coinvolgimento di genitori, insegnanti, assistenti alle autonomie, operatori sociali, con il supporto della rete dei servizi sanitari territoriali e in particolare dei nuclei DPS istituiti dalla Regione Piemonte presso ogni ASL piemontese. Stiamo parlando di un numero altissimo di soggetti con cui il bambino interagisce: diventa quindi fondamentale la comunicazione e la condivisione tra genitori e insegnanti, tra insegnanti di diverse materie, tra questi e gli operatori di sostegno, con gli assistenti sociali – delle soluzioni individuate per risolvere i singoli bisogni di ogni bambino.
PIA si propone proprio come strumento interattivo che veicola la condivisione delle soluzioni individuate per risolvere i bisogni del singolo bambino. E non solo! La piattaforma, accessibile con autenticazione e costruita in coerenza con i nuovi criteri del GDPR, contiene oltre 800 attività corrispondenti ad altrettanti obiettivi concreti di trattamento – da profilare per ogni singolo bambino autistico, sulla base di una specifica valutazione funzionale – che riguardano 10 aree di intervento: Attenzione, Imitazione, Collaborazione, Linguaggio espressivo e recettivo, Comunicazione non verbale, Livello cognitivo, Abilità sociali, Gioco, Motricità fine e globale, Autonomia. Propone anche moduli informativi e formativi per genitori, operatori e insegnanti sulle strategie di intervento raccomandate a livello internazionale e strumenti per il monitoraggio e la valutazione di efficacia dell’intervento. Il Progetto PIA ha previsto anche attività a supporto degli utilizzatori della Piattaforma come corsi per gli operatori sociosanitari, validati dal Coordinamento regionale autismo, sull’utilizzo della piattaforma e sugli aspetti del percorso diagnostico-terapeutico e assistenziale a cui la piattaforma fornisce supporto; e corsi di parent and teacher training “manualizzati” validati dal Coordinamento regionale autismo e dal Coordinamento regionale delle Associazioni di famiglie, sull’utilizzo della piattaforma e sulle metodologie educative e di monitoraggio rivolti a genitori, insegnanti ed assistenti alle autonomie. “Si tratta di un progetto ad altissimo impatto sociale” – ha dichiarato Pierangela Dagna, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte – “considerando che in Piemonte nel 2018 nelle sole scuole statali di primo e secondo ciclo abbiamo oltre 2500 alunni che affrontano questa condizione su un totale di circa 16mila iscritti.” Un fenomeno crescente che coinvolge oltre 1.500 insegnanti di scuole d’infanzia e primarie, oltre 600 assistenti alle autonomie specialistiche ed operatori sociali che assistono minori certificati con diagnosi funzionale di autismo in contesto intra ed extrascolastico. Nel pomeriggio, si è svolta una iniziativa parallela dedicata al ruolo del Canto e della Musica nella relazione con i bambini con disturbi dello spettro autistico, a cura di Cantabile onlus Torino. IL RELATIONAL SINGING MODEL, modello di intervento musicale e vocale elaborato negli anni a partire dalle esperienze raccolte nel testo “Autismo e Musica” edito da Erickson, è decisamente una interessante opportunità di “approccio innovativo” e il collegamento con la Piattaforma PIA non può che essere un valore aggiunto per entrambi i progetti.
Le nuove tecnologie, nel caso dell’autismo, sono oggetto da anni di attenzione da parte dei clinici e degli educatori, per la valenza che possono avere nella messa in atto di programmi abilitativi individualizzati. Le potenzialità dell’ICT possono essere sfruttate in diversi ambiti: da quello più tradizionale dell’apprendimento scolastico a quello, in costante evoluzione, della comunicazione aumentata e alternativa, a quelli del supporto alla scelta delle attività abilitative da proporre al bambino o all’uso della multimedialità per l’insegnamento di abilità sociali, personali e domestiche.
Il progetto PIA è l’ulteriore sviluppo dei progetti: T4A – Touch for Autism, piattaforma web curata dalla ASL CN1, in collaborazione con la Fondazione ASPHI onlus e il CSP-Innovazioni nelle ICT, con il contributo delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Cuneo, Cassa di Risparmio di Torino e Specchio dei Tempi. PRO.S.A progetto di ricerca sul trattamento precoce dei bambini con disturbi dello spettro autistico, promosso dall’ASL CN1, approvato dal Comitato Etico Interaziendale di Cuneo e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Durante la prima sperimentazione, la piattaforma è stata utilizzata da circa 40 bambini con disturbi dello spettro autistico dai relativi genitori, operatori e insegnanti. L’utilizzo sperimentale, che ha coinvolto bambini di diverse ASL piemontesi, è stato fondamentale per raffinare i requisiti e le specifiche della piattaforma, soprattutto nell’ottica di un suo possibile utilizzo come piattaforma di supporto unica a livello più ampio. Il progetto, nella sua fase iniziale, si è interfacciato inoltre con la ricerca “Play Psycology Lab for Autism”, che prevedeva consulenze di uno psicologo in teleassistenza via internet a genitori che accedevano alla piattaforma Touch for Autism. Alla valutazione della piattaforma hanno contribuito insegnanti di varie regioni italiane appartenenti alla rete Sportelli Autismo Italia.