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DiaSorin S.p.A. ha annunciato che l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti ha preso atto dei risultati consolidati conseguiti dal Gruppo e ha approvato il Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2020. 

Il fatturato è pari a 881,3 milioni di euro, in aumento del 24,8% a cambi correnti rispetto a quanto registrato nell’esercizio 2019. Nonostante le misure di lockdown imposte nel 2020, si segnalano l’aumento a tripla cifra del business molecolare, trainato in larga parte dal test per la diagnosi del COVID-19, del business CLIA al netto della Vitamina D e delle vendite di strumentazioni. Nel corso dell’anno l’effetto dei cambi ha inciso negativamente sul fatturato per 15,5 milioni di euro. La crescita del fatturato a tassi di cambio costanti fa registrare un aumento del 27%.

Il margine operativo lordo di Gruppo è pari a 385,3 milioni di euro, in aumento del 39,2% a cambi correnti rispetto a quanto registrato nell’esercizio 2019 ed è equivalente al 43,7% del fatturato. Marginalità in incremento rispetto al 2019 per effetto della crescita delle vendite nel periodo, della leva operativa generata dagli importanti volumi di test prodotti per il SARS-CoV-2 e del contenimento delle spese operative. Al netto dell’effetto cambio l’EBITDA cresce del 41,7% con un’incidenza sul fatturato del 43,7%.

Il risultato operativo di Gruppo è pari a 324,2 milioni di euro, equivalente al 36,8% del fatturato, in aumento del 48,8% rispetto al 2019. L’utile netto pari a € 248,3 milioni, in aumento del 41,3% rispetto all’esercizio 2019. 

L’Assemblea ha altresì approvato il Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2020, chiuso con un fatturato pari a 471 milioni di euro, in crescita del 19,2% rispetto al 2019, un utile netto pari a 164,2 milioni di euro, in aumento del 44,5% rispetto al 2019 per effetto principalmente delle vendite dei test per il COVID-19, a cui si è aggiunta una crescita dei dividendi ricevuti dalle controllate. Le imposte dell’esercizio, pari a 28,3 milioni di euro con un tax rate del 14,7%, sono in aumento rispetto al 2019 per effetto della minor incidenza dei dividendi sul risultato ante imposte e del minor contributo economico per l’utilizzo dei beni immateriali. L’Assemblea ha altresì approvato la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 1 euro per azione ordinaria in circolazione.