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I ricercatori italiani sono tra i più “citati” ma nel nostro Paese gli investimenti in ricerca stentano a decollare: è quanto emerge dalla recente analisi di The European House Ambrosetti sull’importanza dell’innovazione nelle scienze per la vita per il rilancio del nostro Paese. Nasce da questa considerazione la volontà della Direzione Medica di Sanofi Genzyme, divisione specialty care di Sanofi, di promuovere Research to Care, un bando a sostegno della ricerca scientifica indipendente italiana.
A disposizione 500.000 euro che finanzieranno 5 premi di ricerca destinati ai migliori progetti in ambito di malattie rare, oncologia, immunologia e sclerosi multipla.
Il bando è rivolto a ricercatori provenienti da Università, Ospedali, IRCCS, o altri enti di ricerca, pubblici o privati con sede sul territorio italiano. Per partecipare è sufficiente registrarsi sul sito www.researchtocare.it e inviare il proprio progetto di ricerca entro e non oltre il 31 gennaio 2019.
Alla chiusura del bando, una giuria indipendente formata da tre esperti per ognuna delle quattro aree terapeutiche esaminerà i progetti di propria competenza, e selezionerà 3 finalisti per ciascuna area. Saranno quindi in totale 12 i progetti che accederanno alla fase finale, durante la quale saranno valutati dal Presidente di Giuria, il cui voto si sommerà a quello precedentemente espresso dai giurati. Il conteggio dei voti espressi consentirà di identificare i 5 migliori progetti, ai quali sarà assegnato un premio di 100.000 euro ciascuno: il primo classificato di ogni area terapeutica e il miglior progetto in assoluto. La proclamazione dei 5 vincitori avverrà entro aprile 2019.
“Il valore scientifico della ricerca italiana è riconosciuto a livello internazionale e la produzione in termini di pubblicazioni è indiscutibilmente superiore rispetto alla media europea,” afferma il Prof. Bruno Dallapiccola, Direttore Scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e Presidente della Giuria di Research to Care. “Ciononostante la nostra ricerca scientifica continua a risentire di un’annosa carenza di sostegno, con fondi in calo del 20% negli ultimi dieci anni. Per questo motivo i finanziamenti provenienti dal settore privato vanno accolti favorevolmente. Sono perciò onorato di presiedere la giuria di esperti che valuterà i progetti più innovativi e promettenti che si candideranno a Research to Care.”