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Chiesi ha accelerato ulteriormente il proprio percorso per diventare un’azienda completamente sostenibile, anche durante il 2020 nonostante la pandemia da Covid-19. È il filo conduttore del Report Annuale & di Sostenibilità 2020 di Chiesi, raccontato attraverso le parole delle “sue” persone in tutto il mondo, protagoniste del filone narrativo #EveryStoryCounts.

Il Gruppo nel 2020 ha consolidato le proprie performance con un fatturato pari a 2 miliardi e 229 milioni di euro, in aumento dell’11,8% rispetto al 2019. Uno slancio per Chiesi nel proprio viaggio di trasformazione per diventare la prima azienda farmaceutica al mondo completamente sostenibile, in cui la generazione di valore per il pianeta e per la società, consenta la creazione di innovazione, progresso e prosperità.

Come fatto negli anni precedenti, Chiesi illustra il modo in cui opera per la misurazione del proprio impatto in base ai diversi strumenti e quadri di riferimento. Tra questi, la metodologia introdotta dal professor Jeffrey Sachs, noto economista americano del Columbia Center on Sustainable Development, che valuta l’impatto del business di Chiesi attraverso un’analisi sui prodotti, sui processi, sulla catena globale del valore e sulla cittadinanza d’impresa, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Report Annuale & di Sostenibilità di Chiesi risponde, inoltre, agli standard della Global Reporting Initiative, organizzazione no-profit nata per aiutare le aziende nella rendicontazione delle performance di sostenibilità, al B Impact Assessment di B Lab, organizzazione no-profit promotrice della certificazione B Corp, e all’SDG Action Manager del Global Compact delle Nazioni Unite e di B Lab.

In un anno senza precedenti, Chiesi ha lavorato incessantemente per proteggere i pazienti e garantire loro l’accesso costante a cure salvavita, nonostante le interruzioni alle forniture e all’assistenza medica pubblica, dovute alla pandemia. L’azienda ha creato un team dedicato per coordinare la raccolta e la distribuzione di donazioni a sostegno della comunità durante l’emergenza da Covid-19. Chiesi, inoltre, ha garantito la produzione di medicinali, soprattutto quelli essenziali e per il trattamento delle malattie rare. Complessivamente, l’azienda ha donato direttamente o raccolto oltre 10,6 milioni di euro, di cui oltre 3,6 milioni di euro hanno contribuito a progetti di beneficenza nel territorio di Parma e in tutta Italia.

“La pandemia ha cambiato il mondo in maniera drastica, inserendosi in quello che era già un periodo di trasformazione. In questo contesto avverso che imponeva di gestire l’ignoto, sono grato per l’Organizzazione che abbiamo dimostrato di essere. La mobilitazione delle persone di Chiesi è andata ben oltre l’ambito della nostra attività e ha affermato i valori che tutti noi condividiamo. Il nostro approccio al valore condiviso, come B Corp certificata e Società Benefit, dimostra che i valori che sosteniamo rappresentano la base solida di cui la nostra azienda ha bisogno per le sfide del nostro tempo”, ha sottolineato Ugo Di Francesco, CEO del Gruppo Chiesi.

Nel 2020 Chiesi ha destinato più del 20% del proprio fatturato alla R&S, collocandosi al primo posto tra le aziende farmaceutiche italiane per numero di brevetti depositati. Inoltre, l’azienda si è impegnata ad accelerare la trasformazione del business e della cultura aziendale verso l’adozione di una prospettiva olistica e incentrata sul paziente, in ogni fase del ciclo di sviluppo del prodotto. L’ottimizzazione della comunicazione della struttura del brand del Gruppo, con le tre aree Air, Rare e Care, ispirate al linguaggio non medico utilizzato dai pazienti, e il lancio della nuova visual identity dell’azienda a inizio 2021, sono la diretta conseguenza della continua evoluzione del Gruppo verso l’integrazione di un approccio empatico rivolto al paziente in tutti i processi aziendali. 

Una serie di nuove collaborazioni strategiche con partner esterni, avviate da Chiesi nel 2020, contribuirà a rafforzare ulteriormente questo approccio. Tra queste, le partnership con Moderna, azienda biotecnologica pioniera nelle terapie a base di RNA messaggero, per lo sviluppo di nuovi trattamenti contro l’ipertensione polmonare arteriosa. Un altro esempio dell’innovativo approccio di Chiesi incentrato sul paziente è l’investimento in Cyclica. L’azienda neo-biotecnologica canadese è impegnata in attività di ricerca volte alla scoperta di farmaci basati su un’innovativa tecnologia di Artificial Intelligence, in grado di prevedere le proprietà molecolari nella fase di R&S e ridurre drasticamente le percentuali di insuccesso e il tempo trascorso dalla sperimentazione al paziente.

Nonostante le sfide dovute alla pandemia, Chiesi ha aumentato ulteriormente il numero dei dipendenti, 6.389 nel 2020, con una crescita intorno al 9% rispetto all’anno precedente. Circa il 53% della forza lavoro del Gruppo, e più di un quarto di dirigenti e top manager, è composto da donne. La percentuale femminile è ancora più elevata nell’area Ricerca & Sviluppo.

La leadership di Chiesi in materia di diversità e inclusione sul posto di lavoro è testimoniata, ancora una volta, dalla classifica annuale Diversity Leaders del Financial Times, in cui l’azienda si è classificata al 10° posto al mondo. La classifica valuta 850 datori di lavoro europei in riferimento a diversità di genere, età, etnia, disabilità e orientamento sessuale della loro forza lavoro. Chiesi è una delle due aziende italiane nella top 10 e al 1° posto nel settore farmaceutico e biotecnologico.

Chiesi continua il suo impegno a favore della diversità e della parità di genere sul posto di lavoro. Dopo la creazione, nel 2019, del Diversity&Inclusion Committee, nel 2020 l’azienda ha istituito il Gender Equality Committee. Nel 2021, Chiesi sta sviluppando e attuando un piano d’azione per migliorare le pratiche di sviluppo dei talenti femminili, al fine di colmare il divario di genere.

A seguito del primo annuncio nel 2019, Chiesi ha presentato a maggio 2021, tramite la campagna #ActionOverWords www.actionoverwords.org, il piano per diventare carbon neutral entro il 2030 per le emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra derivanti dall’acquisto di elettricità e calore ed entro il 2035 per tutte le altre emissioni indirette di GHG. Nel piano rientra una riduzione del 90% delle emissioni degli inalatori di Chiesi rispetto al 2019, grazie all’introduzione di un innovativo propellente a basso impatto ambientale.

Nel 2020 tutti i siti italiani di Chiesi, pari a circa l’80% della domanda energetica totale dell’azienda, sono stati alimentati da energia rinnovabile al 100%. Il Gruppo ha firmato un nuovo contratto per le forniture energetiche 2021 e 2022 con la centrale MELFI II, una nuova centrale eolica situata in un’area molto ventosa della Puglia. Il 100% dell’elettricità utilizzata negli stabilimenti di Parma proviene da fonti rinnovabili di alta qualità; il 2,6% è generato da impianti di Chiesi con una capacità totale di 780 kW. Nel 2021 Chiesi intende completare la transizione al 100% di elettricità da fonti rinnovabili in tutti i siti produttivi.

Il consumo energetico totale nel 2020 è stato del 15% inferiore rispetto al 2019. Questo calo è stato determinato principalmente da una riduzione del consumo energetico del parco veicoli dovuta alla pandemia da Covid-19. Inoltre, il nuovo Headquarters di Parma, inaugurato nel 2020, è un edificio totalmente green, certificato LEED Platinum, il gradino più alto del rating system internazionale di sostenibilità degli edifici promosso dal Green Building Council.