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Nata da un progetto europeo orientato a valorizzare i processi di creazione che si sviluppano con il contributo di tanti soggetti, l’app BeBa – Benessere Bambini – si propone come strumento di facile consultazione e grande utilità per guidare genitori e nonni nelle diverse fasi della crescita dei piccoli.
Tanti consigli per il primo soccorso e l’alimentazione, guide scritte da specialisti dell’infanzia, mappe per orientarsi tra le varie attività e proposte per lo sport in compagnia e nel territorio, oltre a letture e giochi.
Vincitore del bando europeo Horizon 2020, il progetto pilota trova origine a Reggio Emilia in ragione dell’impegno posto dall’azienda sanitaria, sin dal 2010, nelle azioni di prevenzione dell’obesità infantile anche attraverso la messa a punto del programma BMInforma – Bimbi molto in forma.

Lo sviluppo dell’applicazione è avvenuto nell’arco di un triennio in collaborazione con Lepida per la parte informatica e con l’Università di Bologna per la parte metodologica, mentre alla base dei contenuti è il lavoro svolto dalla Consulta, ovvero l’insieme di oltre 20 tra istituzioni ed enti, per la maggior parte di questa provincia, che hanno animato l’esperienza di co-creazione. 
Ciascun componente, infatti, ha offerto competenze ed esperienze a partire dal rispettivo ambito di interesse, inclusi gli enti locali ai quali spetta la pianificazione dei territori. Ha contribuito il mondo dell’educazione dell’infanzia, quello dello sport, della ristorazione, della grande distribuzione, dei trasporti e della pediatria di famiglia che ha abbracciato il progetto con convinzione.

Sono diversi, ormai, gli studi che dimostrano l’efficacia dell’utilizzo delle app nel mantenimento di stili di vita salutari. Il supporto tecnologico dello smartphone rende più semplice il superamento di alcune barriere alla veicolazione di messaggi di promozione della salute, specialmente nella popolazione più svantaggiata da un punto di vista culturale.
Se è vero che tante famiglie non percepiscono il problema dell’obesità infantile è altrettanto vero che tutti valutano sia un bene la riduzione della prevalenza di sovrappeso e obesi.

L’applicazione è scaricabile gratuitamente sul proprio cellulare dagli store GooglePlay e Apple.

“Nelle attività di prevenzione è fondamentale raggiungere fasce quanto più ampie di popolazione” spiega Nicoletta Natalini, Direttrice sanitaria dell’Azienda USL di Reggio Emilia ”La modalità co-creazione ha esteso la potenzialità dei messaggi, coinvolgendo mondi diversi di uno stesso territorio, anche per stimolare un cambiamento culturale. Colgo questa occasione per ringraziare a nome dell’azienda sanitaria tutti gli enti che hanno dato il loro contributo attraverso un confronto ricco di riflessioni e spunti”.

“L’obesità infantile è un tema al quale dedichiamo massima attenzione. BeBa è gratuita e nasce da un impegno no profit privo di conflitti di interesse” ha spiegato Alessandro Volta, Responsabile del programma Materno Infantile dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia “Strategica in questo percorso è stata la collaborazione con i pediatri di famiglia”.

I disegni che arricchiscono la grafica nei materiali che saranno di supporto alla conoscenza e all’utilizzo dell’applicazione sono state rese disponibili da Reggio Children, partner della Consulta.

“L’Istituzione scuole e nidi d’infanzia ha partecipato ai lavori della Consulta in sintonia con il proprio progetto educativo fondato sulla centralità del benessere del bambino fin dai primissimi mesi di vita e sull’importanza dell’educazione alimentare e delle cucine interne concepite come veri e propri atelier. Durante la costruzione dell’applicazione si sono condivisi i ricettari delle scuole e dei nidi e curati alcuni contenuti educativi, in collaborazione con i pediatri” spiega Nando Rinaldi, Direttore dell’Istituzione Nidi e Scuole d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia

“L’impegno di noi pediatri di  famiglia è di far sentire ai genitori di avere intorno una comunità che li accompagna. Uno strumento come BeBa può offrire un aiuto valido nel raggiungere questo obiettivo, in quanto promuove azioni e comportamenti fondati su dati scientifici del tutto affidabili” conferma Anna Maria Davoli, pediatra di libera scelta.

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