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Nell’ambito degli investimenti promossi dalla direzione di Asst Lariana per garantire l’aggiornamento e l’innovazione tecnologica in area chirurgica, sono stati acquisiti un nuovo neuronavigatore S8 e un’apparecchiatura radiologica che, alla stregua di una Tac intraoperatoria, acquisisce le immagini dell’area da sottoporre ad intervento chirurgico, le rielabora e le trasferisce al sistema di neuronavigazione. Il neuronavigatore guida, quindi, il chirurgo durante tutte le fasi dell’operazione con precisione millimetrica, senza dover ricorrere continuamente a lunghi e fastidiosi controlli radiologici intraoperatori. In questo modo si riduce in maniera significativa la durata dell’intervento, si incrementa la precisione, si azzera l’esposizione degli operatori alle radiazioni. I due dispositivi sono in uso principalmente alla specialità di Neurochirurgia ed sono impiegati anche per l’attività legata all’area testa-collo svolta dall’unità di Otorinolaringoiatria e dall’unità di Chirurgia Maxillo-facciale. Il neuronavigatore, in particolare, viene utilizzato per gli interventi al cervello e all’area testa-collo mentre la connessione con il sistema Oarm principalmente per gli interventi al rachide.

L’arrivo del neuronavigatore e dell’apparecchiatura radiologica seguono la consegna al blocco operatorio, un anno fa, di un moderno microscopio, anche questo acquisito a noleggio per otto anni con fondi aziendali con un investimento complessivo di 850mila euro. I dispositivi si integrano in quanto le immagini del neuronavigatore possono essere inviate negli oculari del microscopio operatorio, in modo da consentire al chirurgo una visione a realtà aumentata, attraverso il quale poter verificare l’andamento reale della chirurgia rispetto alla pianificazione.

Il neuronavigatore e il sistema O-Arm Il nuovo neuronavigatore rappresenta l’evoluzione del sistema già presente all’ospedale Sant’Anna. Verrà utilizzato, come detto, prevalentemente in campo neuro-oncologico sia per la pianificazione pre-operatoria che durante il trattamento chirurgico dei tumori cerebrali. 

Il sistema O-Arm si compone di un apparecchio radiologico con braccio a foggia di “O” e di un sistema informatico di elaborazione delle immagini incorporato nella consolle del neuronavigatore: in questo modo si ottengono immagini radiologiche multidimensionali di alta qualità che riducono al minimo il rischio di lesioni alle strutture nervose e ai vasi sanguigni aumentando la sicurezza e consentendo altresì di eseguire l’intervento con tecniche mini-invasive, in modo molto accurato e preciso. In campo neurochirurgico il sistema O-Arm viene utilizzato principalmente per gli interventi al rachide, ad esempio in caso di spondilolistesi (lo scivolamento di una vertebra rispetto alla sottostante, ndr) oppure in presenza di fratture della colonna a seguito di traumi o tumori. 

“La connessione dei due dispositivi – osserva Silvio Bellocchi, primario della Neurochirurgia (nella foto) – permette, inoltre, il posizionamento di mezzi di sintesi, in particolare viti peduncolari, sia a livello cervicale che dorso-lombare utilizzando una tecnica “navigata”. Oltre che aumentare l’accuratezza, tale metodica riduce l’esposizione del paziente e del personale sanitario di sala operatoria alle radiazioni ionizzanti e permette di eseguire il controllo post operatorio dell’intervento direttamente in sala, riducendo i tempi chirurgici”. “L’acquisizione di strumenti di altissima tecnologia e all’avanguardia assicura ai pazienti una sempre maggior sicurezza intraoperatoria e garantisce alla nostra specialità i massimi livelli di eccellenza – conclude – Ringrazio la direzione per la costante attenzione e ringrazio altresì tutto il personale del blocco operatorio, sempre disponibile e appassionato”.  

“L’ospedale Sant’Anna, con la Neurochirurgia e le attività legate all’area testa-collo, rappresenta un importante centro di riferimento clinico – sottolineano Fabio Banfi e Matteo Soccio, direttore generale e direttore sanitario di Asst Lariana – sia per quanto riguarda le malattie oncologiche, alle quali va posta la massima attenzione, che per tutte le altre patologie di interesse”.