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Al via W@W: progetto per misurare lo stress psico-fisico sui luoghi di lavoro

Lo stress è il secondo tra i problemi di salute legato all’attività lavorativa e nei 28 Stati membri dell’Unione Europea colpisce quasi un lavoratore su quattro. Più della metà delle giornate lavorative perse è dovuta a stress e per sette lavoratori italiani su dieci le cause più comuni sono legate alla riorganizzazione del lavoro, al carico e alle ore di lavoro.
Secondo l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, i rischi psicosociali e lo stress lavoro-correlato rappresentano una delle sfide principali con cui è necessario confrontarsi nel campo della salute e della sicurezza sul lavoro in quanto hanno considerevoli ripercussioni sulla salute delle singole persone, ma anche su quella delle imprese e delle economie nazionali.

La misura dello stress psico-fisico durante l’attività lavorativa sui luoghi di lavoro è la funzione principale di “W@W”, Wellness at Work, un progetto co-finaziato dal Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale Toscana 2014-2020, bando n° 2: Progetti di ricerca e sviluppo delle MPMI condotto dai ricercatori del Centro IRCCS Don Gnocchi di Firenze, in partnership con Università di Firenze, ERAM Together, SMARTEX, Shin Teck Information Tecnology e Orthokey.
Obiettivo di Wellness@Work è supportare la qualità e l’efficacia dei processi lavorativi fornendo uno strumento innovativo per il monitoraggio delle condizioni fisiologiche e psicologiche dei lavoratori, avendo come sviluppo futuro la possibilità di individuare preventivamente cause di malessere sia fisico sia psichico nello scenario lavorativo.

In concreto, il progetto prevede la registrazione e il monitoraggio di alcuni parametri del lavoratore, come l’attività cardiopolmonare, la postura, l’attività fisica ed eventuali movimenti ciclici e ripetuti. Questi segnali sono acquisiti da sensori indossati dal lavoratore stesso. I segnali dei sensori sono letti da un dispositivo elettronico portatile per l’acquisizione, elaborazione e trasmissione dei dati. Il sistema consente di misurare questi parametri oggettivi, marcatori di stress sia di natura fisica che psichica, e di correlarli con parametri soggettivi, percepiti dal lavoratore come fonte di malessere, acquisibili mediante l’uso di applicazioni personalizzabili su piattaforme mobile. Il sistema rileva non solo lo stress psico-fisico durante l’attività lavorativa ma funziona anche come sistema di feedback, in grado di fornire al lavoratore suggerimenti e stimoli per conservare e migliorare il proprio benessere e gestire al meglio l’efficienza lavorativa riducendo i comportamenti a rischio. A questo scopo, è iniziata di recente una fase di test del sistema in condizioni reali su lavoratori del settore sanitario, nello specifico fisioterapisti, presso l’IRCCS della Fondazione don Carlo Gnocchi di Firenze.

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