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Al via l’ospedale di comunità di Borgo Mantovano

Sono terminati i lavori per la realizzazione dell’ospedale di comunità di Borgo Mantovano, che dopo l’accreditamento, è stato attivato il 25 luglio. L’intervento ha comportato una spesa di poco meno di un milione di euro finanziata nell’ambito del Pnnr, e ha visto la ristrutturazione di locali a fianco del reparto di Medicina.

La struttura si trova al terzo piano del presidio ospedaliero di Via Bugatte 1, dispone attualmente di 15 posti letto. La ristrutturazione dei locali esistenti ha permesso di adempiere ai requisiti strutturali definiti a livello normativo per gli Ospedali di Comunità e ha interessato soprattutto le stanze di degenza: singole e doppie.

“Se si dovesse individuare una mission per il nuovo Ospedale di Comunità di Borgo Mantovano – commenta il responsabile della struttura Raffaele Ghirardi – si potrebbe trovare l’ispirazione proprio nel termine ‘comunità’ nella sua accezione originaria cioè un luogo dove ‘ci si riconosce’. Essere comunità vuol dire sentirsi parte riconosciuta di un qualcosa, di un ambiente topografico, di un consorzio umano che condivide orizzonti, storia, esperienze dove, più semplicemente, ci si può sentire a casa. L’ospite che entra nel reparto riconosce le immagini esposte, i luoghi; nelle persone che l’accolgono, nel comfort offerto un segno di ospitalità. Nelle attività di socializzazione programmate momenti di condivisione di esperienze vissute, parole già sentite. L’obiettivo – conclude – è creare accoglienza, prossimità, condivisione, contrastare lo straniamento. Il ruolo dei volontari, l’invito all’ingresso dei giovani studenti delle scuole per un incontro tra generazioni con arricchimento reciproco. Il tutto a dimostrare che la cura non è solo il farmaco; la parola, il contatto, lo sguardo, l’ascolto, la sola presenza anche silenziosa è cura”.

L’ospedale di comunità è una struttura sanitaria di ricovero che afferisce alla rete di offerta dell’assistenza territoriale e svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero; è rivolta alle persone con patologie acute di lieve entità o con patologie croniche riacutizzate che non necessitano di ricoveri in reparti per acuti, ma hanno comunque bisogno di interventi sanitari a bassa intensità clinica, potenzialmente erogabili anche a domicilio, con assistenza e sorveglianza continuative che non possono essere garantite a domicilio per carenza o inadeguatezza; si rivolge prioritariamente al bisogno degli assistiti afferenti al distretto in cui l’ospedale di comunità si trova.

L’ospedale di comunità ha la finalità di evitare ricoveri ospedalieri potenzialmente inappropriati e di favorire dimissioni protette in luoghi idonei alla stabilizzazione clinica, al recupero funzionale e all’addestramento del degente o suo care-giver all’autonomia e autocura o, in caso di persone non autosufficienti e in assenza di caregiver adeguato, come ricovero in attesa di trovare un contesto di cura e assistenza stabile. Tra gli obiettivi primari del ricovero in ospedale di comunità, il coinvolgimento attivo e l’aumento di consapevolezza ed empowerment del paziente o famigliare alla capacità di autocura e il riconoscimento precoce di eventuali sintomi di instabilità.

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