Eseguito al Policlinico Tor Vergata dall’équipe dell’Unità Operativa di Urologia, diretta dal Prof. Enrico Finazzi Agrò, il primo intervento di prostatectomia radicale, eseguito dal Prof. Simone Albisinni, con tempi chirurgici ridotti e perdite ematiche minime.
“L’avvio della chirurgia robotica nel Policlinico – dichiara il Direttore Generale Giuseppe Quintavalle – è una evoluzione tecnologica nella chirurgia nel PTV e si tratta di un’innovazione che consente di alzare il livello di precisione in alcune tipologie di interventi, preservando l’integrità funzionale degli organi coinvolti e permettendo così ai pazienti tempi di recupero più rapidi. Evoluzione tecnologica ed eccellenza clinica e’ un legame indissolubile, un ottimo traguardo per i nostri professionisti ed un beneficio accessibile per i nostri pazienti.”
Anche il Rettore della Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron sottolinea “Con l’acquisizione del robot anche il percorso formativo dei nostri giovani specializzandi migliorerà e sarà implementata la ricerca clinica per ottenere performanti risultati “.
Tale tecnologia trova applicazioni nella chirurgia generale, nella chirurgia toracica, nell’otorinolaringoiatria, nella ginecologia e soprattutto nell’urologia.
I vantaggi della chirurgia robot-assistita sono legati al minor traumatismo ed alla conseguente minore invasività necessarie per eseguire interventi anche complessi, oltre che a una maggior precisione, legata ad una visione tridimensionale ed ingrandita e ad una maggior facilità ad operare in spazi ristretti e su piccole strutture, grazie agli strumenti del robot, agevolmente manovrati dal chirurgo.
Al Policlinico Tor Vergata l’ultima versione del robot Da Vinci è composto da una consolle chirurgica, da cui l’operatore guida le braccia robotiche, posizionate sopra il paziente.