Print Friendly, PDF & Email

Il nuovo coronavirus COVID19, è identificato come causa di infezione polmonare. L’infezione tende ad essere asintomatica o con sintomi aspecifici. Tuttavia, in quasi il 10% dei casi, generalmente nelle persone anziane con comorbidità, potrebbe evolversi in insufficienza respiratoria per danno alveolare diffuso, insufficienza multiorgano extrapolmonare e shock.

Di seguito si riportano i casi e gli esiti dei due studi elaborati dai medici dei centri Affidea IRMET e Affidea MEDICENTER pubblicati rispettivamente sul “Journal of Thoracic Oncology” ed “Eurorad”, un contributo alla ricerca scientifica su questo virus.

Un recente articolo scientifico pubblicato sul “Journal of Thoracic Oncology” eleborato dai Medici Giulia Polverari, Vincenzo Arena, Francesco Ceci, Ettore Pelosi, Annarita Ianniello, Elena Poli, Alberto Sandri e Daniele Penna del Centro Affidea IRMET descrive un quadro di 18F-FDG-PET-TC compatibile con una polmonite da Covid-19 in atto in un paziente con storia di neoplasia polmonare, prima dell’insorgenza dei sintomi e della conferma diagnostica mediante tampone.

Il team di medici Affidea IRMET di Torino ha recentemente elaborato un articolo scientifico su un interessante caso relativo al riscontro occasionale di polmonite da Covid-19 in un paziente asintomatico mediante un esame PET-TC eseguito presso il centro Affidea IRMET nel sospetto di recidiva di neoplasia polmonare.

L’articolo è stato pubblicato da una tra le più importanti riviste scientifiche di patologie polmonari al mondo, il “Journal of Thoracic Oncology”. In seguito a tale pubblicazione ulteriori casi analoghi sono stati descritti in letteratura. Di fronte all’evidenza di pazienti asintomatici ma potenzialmente affetti da COVID-19, le principali società scientifiche medico nucleari hanno prontamente fornito indicazioni sulle procedure da adottare in tal senso al fine di tutelare il paziente e il personale sanitario.

Il paziente, dell’età di 73 anni, già sottoposto nell’aprile del 2016 ad una resezione del lobo medio per carcinoma polmonare, è giunto presso il Centro Affidea IRMET di Torino il 18 marzo 2020 per sottoporsi ad una PET-CT con 18F-FDG di ristadiazione per riscontro di un nodulo polmonare, sospetto per recidiva, evidenziato da un esame TC nel febbraio 2020.

Prima dell’esecuzione dell’esame PET/TC il paziente è stato sottoposto al triage Covid-19, risultando negativo.

Tuttavia, le immagini PET-CT 18F-FDG hanno rivelato la presenza di iperaccumuli del radiofarmaco particolarmente estesi a livello delle basi polmonari ma presenti anche nei restanti campi polmonari, associati ad intensi anomali accumuli focali in corrispondenza di linfonodi mediastinici dimensionalmente non patologici.

I medici nucleari di Affidea IRMET hanno interpretato le immagini PET come espressione attiva di processi infiammatori, seppur in assenza di sintomi.

Grazie all’attivazione delle autorità competenti COVID-19 il paziente è stato sottoposto al tampone il quale è risultato positivo, ed è stato pertanto avviato al ricovero in ospedale. Tre giorni dopo l’esecuzione dell’esame PET/TC il paziente è divenuto sintomatico con comparsa di grave sindrome da distress respiratorio, indicativa di una rapida progressione della malattia.

In risposta al trattamento il paziente è stato in seguito dimesso dal reparto con prosecuzione della quarantena presso il suo domicilio.

Un recente caso pubblicato su Eurorad elaborato dai Medici Michele Di Martino, Andrea Porfiri, Giulia Anello e Luigi Corinto di Affidea Medicenter Group e la “Sapienza” di Roma, descrive un quadro di polmonite da Covid-19 in atto in due pazienti segnalati all’attenzione dei medici a causa di persistenti sintomi specifici.

All’HRCT, la polmonite COVID-19 ha risultati e schemi diversi e non specifici, che possono essere riscontrati in altre infezioni polmonari, come influenza A, CMV, altri coronavirus, streptococco e polmonite da germi atipici; tuttavia, in letteratura sono descritti diversi schemi di questa infezione virale in diverse fasi della malattia.

Il team di Medici composto da Michele Di Martino, Dipartimento di Scienze Radiologiche Oncologiche e Anatomo Patologiche della “Sapienza” Università di Roma, Andrea Porfiri, Giulia Anello e Luigi Corinto, AD di Medicenter Group, Medico Radiologo e Direttore Sanitario della struttura di Terni, ha riscontrato due casi di nuovi pazienti con polmonite da coronavirus che sono stati segnalati a causa della persistenza di sintomi specifici.

Il Caso 1 è un uomo di 63 anni affetto da ipertensione ha eseguito un esame radiografico per dispnea: aveva avuto una storia di febbre di due giorni una settimana prima. Il paziente non ha eseguito analisi chimiche prima degli esami di imaging. L’esame radiografico non ha mostrato anomalie, ma dopo 2 giorni è stato sottoposto ad esame di tomografia computerizzata ad alta risoluzione per ulteriore approfondimento.

Il Caso 2 è una donna di 80 anni con astenia, febbre e confusione mentale, segnalata dal suo medico, eseguiva una radiografia del torace. L’esame ha mostrato un’opacità nel lobo destro, pertanto è stato suggerito un approfondimento diagnostico della HRCT. La paziente ha riferito che nelle ultime due settimane ha incontrato solo i suoi figli e non ha eseguito analisi chimiche prima.

Esami CT non potenziati sono stati acquisiti con uno scanner per tomografia computerizzata multislice con i seguenti parametri: kV 120, mA 80-300, tempo di rotazione 0,5 sec, spessore fetta 1,25 mm.

L’immagine HRCT del caso 1 mostrava una rara opacità diffusa del vetro smerigliato con ispessimento settale interlobulare nell’area subpleurale dei segmenti postero-inferiori di entrambi i lobi con una scoperta più accentuata sulla destra.

L’immagine HRCT del caso 2 riportava un modello diverso con GGO multifocali bilaterali associate ad aree di consolidamento con distribuzione irregolare, prevalentemente periferica / subpleurica e con maggiore coinvolgimento dei lobi medio e inferiore.

Il primo caso è stato classificato come malattia in stadio iniziale e il secondo come malattia in stadio progressivo. I pazienti sono stati immediatamente informati del rischio di infezione da COVID-19 e indirizzati alle strutture competenti per il pronto soccorso.

La diagnosi finale è stata fatta in tempo reale – reazione a catena della polimerasi ottenuta da campioni di tampone orofaringeo.