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foto-radiologia-thumbCondivise in rete dai Pronto Soccorso di Molinette, CTO – Maria Adelaide e Regina Margherita – Sant’Anna: le immagini radiografiche delle Strutture di Radiodiagnostica delle tre Aziende ospedaliere sono da oggi fruibili e scambiabili in tempo reale, accorciando così i tempi sui pazienti a elevato rischio clinico e rappresentando inoltre un concreto esempio di integrazione nell’ottica della futura Città della Salute.
Lo scambio delle immagini radiografiche tra le Radiologie dei DEA di Molinette, CTO – Maria Adelaide e Regina Margherita – Sant’Anna è piuttosto frequente. Lo si deve in special modo alle diverse professionalità che vengono coinvolte nella “gestione” del politrauma, quando lo scambio può rivelarsi necessario per una consulenza o per la corretta collocazione del paziente in funzione delle specifiche caratteristiche strutturali dei diversi presidi.
Paradossalmente, finora questa necessità è stata indirettamente “complicata” dalla digitalizzazione dei servizi che, in taluni casi, ha comportato tempi lunghi per via della necessità di masterizzare gli esami: procedura che talvolta ha diluito la tempistica complessiva del caso.
Occorreva perciò risolvere il problema rimanendo comunque nell’ambito della digitalizzazione e delle enormi potenzialità di collegamento e condivisione che essa stessa mette a disposizione. La soluzione è stata quella di predisporre un sistema in grado di permettere la condivisione delle immagini e di instaurare un processo di consulenza su esami particolari per la cui refertazione sono necessarie competenze specifiche legate alla “mission” aziendale delle strutture coinvolte.

Per fare un esempio concreto: le immagini di un paziente politraumatizzato, con particolari alterazioni vascolari o internistiche, che dal CTO viene trasferito alle Molinette per valutazione o trattamento diventano oggi, col nuovo sistema, immediatamente visibili dal personale medico radiologico di entrambi gli ospedali e possono quindi essere gestite “in sede” ricorrendo a professionisti presenti nelle diverse strutture e a materiali (protesi vascolari, eccetera) presenti nel magazzino che si sta avviando ad essere unico. È un grosso passo avanti rispetto alla situazione precedente che poteva richiedere il trasferimento “fisico” di immagini o, nei casi più complicati, dello stesso paziente, con la possibile ripetizione di esami, conseguenti disagi e possibili aggravamenti della situazione clinica.
Per riuscire nel compito, i Servizi Informatici delle tre Aziende ospedaliere hanno lavorato in modo congiunto sperimentando il servizio attraverso il collegamento con un “Server Dicom” installato presso la sala macchine dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni Battista: il collegamento fisico utilizzato tra le tre Aziende è su fibra ottica e sfrutta l’accordo stipulato tra la Struttura Informatica e Telematica delle Molinette con il Centro Rete dell’Università di Torino. A inizio dicembre, infine, i Direttori delle Strutture di Radiologia (dott. Ottavio Davini per le Molinette, dott. Carlo Faletti per il CTO – Maria Adelaide e dott. Claudio Defilippi per il Regina Margherita – Sant’Anna) ne hanno verificato il corretto funzionamento e autorizzato la procedura che dà il via libera al servizio.
L’intera operazione è stato realizzata a costo zero grazie alla collaborazione multidisciplinare tra i Servizi Informatici delle tre Aziende, i Direttori e il personale delle Strutture di Radiodiagnostica dei DEA coinvolti. Una collaborazione che getta le basi per una più completa integrazione futura, pur nel rispetto delle professionalità e dei singoli applicativi utilizzati presso i servizi stessi.

Non va infine dimenticato che tale procedura affianca il progetto regionale di “Immagini in rete”, in corso di realizzazione da parte del CSI Piemonte per conto della Regione. L’obiettivo è quello di creare un archivio centralizzato delle immagini prodotte dai Servizi Radiologici della Regione per svolgere un compito di teleconsulto sia in termini di supporto diagnostico che di indirizzo corretto dei pazienti in funzione delle loro diverse patologie.