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A Cremona un secondo acceleratore lineare

Da qualche settimana nella Radioterapia dell’ospedale di Cremona è in funzione un secondo acceleratore lineare True Beam. Si tratta di uno strumento che lavora in modo complementare con l’acceleratore lineare gemello attivo dal 2022, garantendo la continuità terapeutica dei pazienti in cura e una migliore organizzazione del servizio.

Come spiega Sandro Tonoli, «Il punto di forza dell’acceleratore True Beam risiede nell’accuratezza dell’individuazione del bersaglio clinico con metodi guidati dalle immagini e dalla superficie, nonché nelle distribuzioni più adeguate dei dosaggi. La combinazione di questi tre fattori ottimizza l’efficacia terapeutica riducendo il rischio di tossicità acuta e tardiva, e in molti casi ha permesso la riduzione dei tempi di effettuazione dei trattamenti».

L’acceleratore lineare è utilizzato per la cura di pazienti con tumori che per estensione, per controindicazioni o comorbidità non possono essere trattati con la chirurgia, oppure pazienti con neoplasie in cui la radioterapia si pone come alternativa alla chirurgia. È inoltre utilizzato nel setting pre-operatorio o post-operatorio.

In molti casi, la radioterapia è associata alla chemioterapia; trova inoltre un largo impiego nell’ambito di trattamenti palliativi per metastasi ossee, cerebrali e linfonodali, spesso con tecniche stereotassiche, che consentono di somministrare con estrema precisione dosi di radiazioni molto elevate a bersagli tumorali di piccole dimensioni, distruggendoli.

Grazie all’accelerazione di un fascio di elettroni, questa apparecchiatura produce fasci di radiazione ionizzanti ad alta energia che provocano un danno alle cellule tumorali, riducendone la possibilità di duplicarsi. La nuova tecnologia permette di operare su bersagli sia statici sia mobili, sincronizzando l’irradiazione con i naturali movimenti respiratori del paziente. La rapidità e l’efficacia del trattamento consentono di ridurre i tempi di esposizione, e spesso il numero di sedute.

Per assicurare la corretta esecuzione delle terapie, l’acceleratore è dotato di un lettino robotizzato, di un sistema ottico di controllo della superficie del corpo del paziente e di una TAC integrata, per controllare e correggere l’effettiva posizione del corpo e del bersaglio tumorale prima di ogni trattamento, quindi di operare con una precisione millimetrica.

Presso la Radioterapia e Medicina Nucleare ASST di Cremona vengono trattati oltre cinquanta pazienti al giorno, suddivisi in egual misura sui due acceleratori. Complessivamente si accolgono più di novecento pazienti ogni anno, per un totale di circa 12.000 sedute radioterapiche.

Tutto questo è possibile grazie ad un team multidisciplinare costituito da sette medici radioterapisti oncologi, dieci tecnici di radiologia medica, otto infermieri, un operatore socio assistenziale, due operatori tecnici per il trasporto dei pazienti e un coordinatore. A questi si aggiungono tre specialisti in Fisica medica, il cui contributo è indispensabile per l’elaborazione dei piani di trattamento e nella gestione dell’alta tecnologia.

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