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Un doppio intervento per estrarre dai polmoni un corpo estraneo inavvertitamente inalato: è stato effettuato con successo dalla Pneumologia dell’Angelo, che per due volte ha operato in broncoscopia su un paziente veneziano, per liberare uno dei bronchi polmonari in cui era finito un pezzo di impianto dentale.
Il paziente, una persona anziana della città storica, era stato ricoverato presso l’Ospedale di Venezia: “Era stato riscontrato – spiega il dottor Lucio Michieletto, che guida la Pneumologia di Mestre – un addensamento al polmone destro, di causa ignota, che preoccupava il paziente e i medici curanti. Tra gli esami che vengono eseguiti al Civile, la TAC del torace pone il sospetto della presenza di un corpo estraneo nei bronchi del polmone, collegabile come causa all’addensamento polmonare. Eseguita una broncoscopia presso l’Ospedale di Venezia e confermata la necessità di intervento, il paziente è stato trasferito alla Pneumologia dell’Angelo, attrezzata per gli interventi endoscopici di rimozione dei corpi estranei”.
L’équipe della Pneumologia di Mestre è però costretta ad un intervento in due fasi: “Il corpo estraneo era stato inalato da tempo, ed era ormai coperto da un grumo che lo rendeva difficilmente identificabile. Abbiamo quindi dovuto eseguire una procedura in due tempi; nella prima procedura di broncoscopia rigida è stata eseguita una pulizia della reazione granulomatosa che avvolgeva il corpo estraneo; in seguito, dopo un breve periodo di terapia medica per ridurre l’infiammazione, la seconda broncoscopia ha permesso la rimozione del corpo estraneo, risultato essere un ‘perno odontoiatrico’ staccatosi dall’impianto dentale e inavvertitamente inalato dal paziente”.
L’inalazione dei corpi estranei attraverso le vie aeree, spiega il dottor Michieletto, può tradursi in eventi acuti a carico dei polmoni; la rapida rimozione è quindi indispensabile per evitare il soffocamento, o in reazioni ostruttive che, anche a distanza di tempo, possono portare a polmoniti o ascessi polmonari”. “Anche in questo ambito – commenta il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – l’Ospedale dell’Angelo è punto di riferimento: le competenze, le strumentazioni e il personale adeguatamente preparato sono a disposizione, in caso di problematiche complesse come quella affrontata dalla Pneumologia con questo doppio intervento, per la popolazione dell’Ulss 3 Serenissima e per quella della nostra provincia e dei territori limitrofi”.

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