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Un nuovo strumento diagnostico in dono alla Riabilitazione Cardiorespiratoria dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù. E’ l’ecografo regalato al reparto diretto da Antonio Paddeu dall’associazione Salute Donna Onlus. Lo strumento, del valore di 8mila 500 euro, sarà impiegato per eseguire ecografie generali, polmonari e cardiache con doppler. Inoltre, sarà utilizzato per la valutazione dell’escursione diaframmatica e come guida durante le toracentesi in ambulatorio e in reparto.
Grazie a questo generoso gesto la Riabilitazione Respiratoria potenzia la sua dotazione tecnologica con un ecografo ad uso esclusivo dell’Unità Operativa. L’apparecchiatura permetterà di eseguire gli esami anche nella stanza di degenza, senza necessariamente dover trasportare pazienti complessi in altri reparti dell’ospedale o addirittura di altri strutture.
Il primario Paddeu ha spiegato nel dettaglio come sarà utilizzato il nuovo macchinario: “L’ecografo – ha specificato – consente al medico di analizzare le strutture normali o malate dell’organismo. Ad esempio, è possibile diagnosticare e controllare alterazioni come cisti noduli, calcoli, trombi, ecc. L’apparecchiatura è in grado di mostrare se in una determinata sezione del corpo si accumula liquido, sangue o è presente un’infezione. E’ importantissimo l’utilizzo in ambito cardiologico in quanto permette di valutare le dimensioni del cuore, le possibili alterazioni delle pareti cardiache, la struttura delle valvole e il loro corretto funzionamento”.
Da pochi anni l’ecografia è entrata prepotentemente anche in ambito respiratorio. “Sino a qualche anno fa – ha aggiunto lo specialista – era poco usata perché l’aria non riflette gli ultrasuoni e quindi non è in grado di fornire immagini chiare e il polmone è pieno di aria. Le conoscenze sempre più sorprendenti di questa metodica oggi sono in grado di dare informazioni anche su molte malattie dell’apparato respiratorio. Si possono studiare le patologie che riguardano la pleura e le strutture periferiche dei polmoni, quindi le pleuriti, i tumori della pleura, la raccolta di liquidi nelle cavità pleuriche. E, infine, si possono eseguire manovre terapeutiche e diagnostiche invasive che oggi, grazie all’ecografia, sono divenute molto più semplici e sicure quindi evitando eventuali complicanze”.
Oggi è stata anche l’occasione per visitare il cantiere del nuovo Centro Vaccinale, in fase di realizzazione nell’edificio che ospita il Cup e gli uffici “Scelta e Revoca”. Il servizio, attualmente in via Cavour, avrà a disposizione due ambulatori, una sala d’attesa e due locali per le attività di back office e per gli operatori del numero verde Vaccinazioni. Avrà un ingresso separato dal Cup, per agevolare l’accesso dell’utenza. La conclusione dei lavori è prevista entro la metà di dicembre.

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