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Esami all’apparato scheletrico più veloci e dettagliati, all’ospedale di Legnago. Nel reparto di Radioterapia e Medicina nucleare del «Mater Salutis» è entrato in funzione un densitometro osseo di ultima generazione. L’apparecchiatura ha sostituito la precedente, risalente a 16 anni fa. Nel reparto diretto dal dottor Federico Lonardi, dove vengono effettuate oltre 2.800 visite all’anno, lo strumento può eseguire scansioni precise ed accurate di tipo settoriale tradizionale, ovvero relative alla colonna vertebrale, al femore, al doppio femore e all’avambraccio, ma anche scansioni a corpo intero, consentendo di analizzare le malattie metaboliche dello scheletro e la quantificazione della massa ossea. «Le prestazioni del nuovo densitometro osseo», evidenzia il dottor Mauro Bertassello, direttore medico dell’ospedale di Legnago, «rispondono a tutti i requisiti della moderna valutazione dello stato di salute dello scheletro osseo e non solo». L’apparecchio impiega la metodica «Dexa» a doppio raggio pulsato ed è dotato di tecnologia «Fan beam» isocentrica, simile a quella delle Tac, un sistema che consente di ottimizzare la qualità delle immagini e minimizzare l’esposizione. «Il nuovo densitometro», prosegue Bertassello, «utilizza una serie di protocolli destinati a ridurre la durata dell’esame». Ciò permetterà di valutare il rischio di frattura delle strutture ossee, tra cui vertebre e femori. Inoltre, col nuovo strumento saranno possibili lo studio delle protesi di anca e ginocchio, la morfometria vertebrale dorso-lombare e la determinazione della composizione corporea. «I pazienti», spiega il dirigente, «hanno quindi a disposizione un modernissimo strumento di valutazione dello stato di salute della struttura ossea, nell’ambito diagnostico e nel controllo periódico dell’osteoporosi». Gli esami che verranno eseguiti con il densitometro potranno interessare una quota di popolazione particolarmente esposta a malattie delle ossa, come anziani, donne in menopausa o chi ha subito un trapianto. Il densitometro, inoltre, sarà a servizio di tutta l’Ulss, visto che il «Mater Salutis» è l’unico, tra le strutture dell’Azienda scaligera, ad avere questo strumento.

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