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Un’apparecchiatura di ultima generazione per eseguire i test cardiopolmonari da sforzo. E’ il prezioso regalo di Natale che Banca di Credito Cooperativo – Cassa Rurale ed Artigiana ha donato all’Unità Operativa di Riabilitazione Cardiorespiratoria dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù.
L’ergospirometro è stato consegnato dal presidente dell’istituto Angelo Porro alla Direzione aziendale e al primario Antonio Paddeu. Dopo l’innovativo strumento per lo studio della funzionalità respiratoria in 3D, acquisito dalla banca per il reparto canturino nel luglio scorso, il parco tecnologico dell’Unità Operativa si arricchisce di un dispositivo diagnostico – il valore commerciale è di circa 23mila euro – che si utilizza sia in regime ambulatoriale sia durante il ricovero per valutare il consumo di ossigeno e la produzione di anidride carbonica.
“Questa apparecchiatura – ha spiegato il primario Paddeu – è molto utile in riabilitazione cardiorespiratoria per valutare, eventualmente incentivandola, la ripresa fisica e quindi i progressi riabilitativi nei pazienti afferenti dalle cardiochirurgie o affetti da patologie respiratorie. Ha avuto e ha applicazione anche in ambito sportivo professionistico per studiare la soglia anaerobica durante la preparazione preagonistica”. L’apparecchio elettromedicale computerizzato è costituito da un ergometro, un elettrocardiografo e un pneumotacografo e a una bicicletta.
“Il paziente – ha proseguito Paddeu – viene collegato a questa apparecchiatura per mezzo di una maschera dotata di una turbina sensibilissima che trasmette, analizzando respiro per respiro, l’andamento del consumo di ossigeno e la produzione dell’anidride carbonica durante lo sforzo fino alla soglia anaerobica quando con la produzione di acido lattico si registra un‘iperventilazione compensatoria”.
Questa è l’unica metodica riconosciuta scientificamente per il calcolo del consumo di ossigeno per Kg. di peso corporeo durante uno sforzo fisico.
“Il nostro ergospirometro – ha concluso il primario – è di ultimissima generazione. I dati registrati durante lo sforzo vengono inviati al computer in modalità wireless e quindi il paziente pedala senza fili collegati al PC”.

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