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Il 19 e il 20 aprile, la città di Ghent in Belgio ha ospitato la nona edizione dell’International Yakult Symposium dal titolo “The role of probiotics on the roadmap to a healthy microbiota”. Si tratta di uno degli eventi più attesi dagli esperti del settore, che quest’anno ha visto la partecipazione di duecento scienziati provenienti da 15 Paesi e 4 continenti.
Questa edizione ha cercato di rispondere a domande basilari come: cosa può essere considerato “normale” o “salutare” quando si parla di microbiota intestinale? Può la genetica modularlo? Quanto è importante l’epigenetica e quanto possono, le caratteristiche e proprietà ad essa associate, essere trasferite ai figli?
Il ricco programma ha trattato anche questioni più pratiche: come i batteriofagi interagiscono e/o controllano i probiotici; se è possibile prevedere l’efficacia dei probiotici utilizzando dei modelli di ricerca semplificati; se un probiotico può migliorare le performance degli studenti sotto pressione per gli esami.
A tutte questa domande ha risposto un pool di speaker di alto livello, che hanno presentato casi di qualità e attinenti a diversi aspetti del tema oggetto del Symposium.
L’impatto del microbiota per la salute dell’ospite dipende dai batteri che lo costituiscono, i loro fagi e l’interazione con l’organismo ospite stesso.
Alcuni studi clinici hanno evidenziato l’importanza rivestita dal microbiota nei casi di malattia e stress.
Di particolare rilevanza è stato il contributo del Professor Kensei Nishida della University of Tokushima Graduate School in Giappone, che ha presentato i suoi recenti studi sulla relazione tra stress e asse intestino-cervello, illustrando alla platea i principali risultati di uno studio condotto con il ceppo Lactobacillus casei Shirota.
Questo studio in doppio cieco controllato con placebo ha coinvolto 140 studenti giapponesi del IV anno di medicina, in preparazione dell’esame nazionale, un evento particolarmente stressante, dal cui esito dipende la loro possibilità di continuare gli studi.
I risultati ottenuti suggeriscono che l’assunzione quotidiana di LcS, durante le 8 settimane prima dell’esame universitario, contribuisce a prevenire sintomi fisici correlati allo stress e può aiutare a mantenere la qualità del sonno in soggetti sani esposti a eventi stressanti.
I probiotici sono parte integrante di una buona dieta salutare. Perché? Quali sono i loro meccanismi di azione nascosti? La Professoressa Maria Rescigno dell’Università Humanitas di Milano ha condotto il pubblico alla scoperta degli effetti immunitari di alcune tipologie di probiotici.
In particolare, la Professoressa Rescigno ha spiegato che una condizione di disbiosi è associata non solo a disordini intestinali, ma anche a patologie sistemiche come il diabete di tipo II o le malattie neurodegenerative.
Le più recenti scoperte del suo gruppo di ricerca mettono in luce l’esistenza di una barriera vascolare collocata a livello dell’intestino. Questa barriera impedisce al microbiota intestinale di entrare nel circolo portale e di giungere al fegato. Tuttavia, se questa barriera è alterata, i batteri intestinali possono traslocare nel fegato e sviluppare una condizione di infiammazione cronica, che induce accumulo di lipidi e steatosi.
Per i 200 scienziati che hanno partecipato, l’incontro ha rappresentato, come sempre, non solo un momento di aggiornamento sugli sviluppi del settore, ma anche una possibilità di confronto e dibattito e una base di partenza per nuove proposte di ricerca futura.