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Il progetto di teledidattica, tele assistenza e video chirurgia “SEF Project – Smart videosurgery, Easy teleteaching, Fast teleassistance”, sviluppato dalla Clinica di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, diretta da Massimo Robiony, è risultato vincitore nella categoria “progettazione funzionale” al 18° Convegno nazionale dell’Associazione Italiana degli Ingegneri Clinici “La salute di domani, le tecnologie di oggi”, tenutosi a Roma dal 10 al 12 maggio. Il progetto nasce come uno strumento didattico innovativo a integrazione dell’attività didattica che la Clinica svolge presso i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e Professioni Sanitarie dell’Ateneo di Udine. Permette, in particolare, di assistere in videoconferenza a interventi complessi di chirurgia, con un vantaggio anche dal punto di vista della sicurezza, con un rischio infettivo ridotto per il minor numero di personale presente in sala operatoria.
Ma le opportunità che offre il progetto SEF vanno ben oltre i confini della didattica universitaria. Il SEF Project, infatti, consente di collegare con la sala operatoria non soltanto le aule universitarie e il Centro di Simulazione e Alta Formazione “Udine Simula”, l’ospedale virtuale attivo condiviso tra l’ASUIUD e il Dipartimento di Area medica dell’Università di Udine, che prepara i futuri medici e forma i professionisti della sanità, ma anche i medici del territorio e la rete ospedaliera della regione, così da amplificare il lavoro in team fra medici e strutture sanitarie differenti.
“La forza di questo progetto – dice il direttore della Clinica di Chirurgia Maxillo-Facciale, Massimo Robiony – è caratterizzata dall’elevata expertise chirurgica della Clinica di Chirurgia Maxillo-Facciale universitaria che, attraverso questo sistema, ha trasmesso, registrato e divulgato interventi di alta chirurgia associata a tecnologia avanzata”.
Inoltre, le potenzialità del SEF Project riguardano anche i pazienti postchirurgici, che possono rimanere in contatto molto più frequentemente con i medici, superando le difficoltà di accesso ad ambulatori e reparto, soprattutto per coloro che sono impossibilitati a spostarsi autonomamente. Le tecnologie adottate dal SEF Project permettono una comunicazione a domicilio con il paziente, con un’identificazione precoce di eventuali lesioni che necessitano di maggiore attenzione clinica e un mutuo feedback tra medici e assistiti. Tutto questo potrebbe andare a favore di alcuni screening oncologici, per esempio del cavo orale e cute, che potrebbero rivelarsi più agili e a costo ridotto.
Il SEF Project – Smart videosurgery, Easy teleteaching, Fast teleassistance” presenta, dunque, una soluzione di telemedicina integrata volta a fornire una piattaforma all’avanguardia per teledidattica, telechirurgia e teleassistenza. Le tecnologie su cui si basa sono ubiquitarie e a disposizione di tutti, come gli smartphone e i tablet, il che rende il progetto una soluzione flessibile e adattabile, con un costo contenuto poiché sfrutta la rete regionale.
«La premiazione del SEF Project – sottolinea Robiony – rappresenta un’importante attestazione della capacità della Clinica e dell’Ateneo di Udine di essere motore di ricerca nelle applicazioni tecnologiche collegate alla salute, nonché della volontà di trasmettere agli studenti le più aggiornate conoscenze scientifiche e skills clinici, ricorrendo anche a strumenti didattici innovativi».
Il SEF Project è stato sviluppato nell’ambito del “Facial Care Project”, incubatore di progetti per le linee di ricerca della Clinica di Chirurgia Maxillo-Facciale, nato per sostenere e diffondere gli aspetti innovativi di ricerca scientifica e tecnologica, assieme a una cultura del rapporto medico-paziente incentata sull’umanizzazione.
In particolare, il progetto SEF «è stato sviluppato interamente all’interno della Clinica di Chirurgia Maxillo-Facciale a costo zero – precisa Robiony –, grazie alla disponibilità delle persone coinvolte, che credono nella divulgazione dell’innovazione scientifica e tecnologica. È doveroso ringraziare l’informatico Federico Bortuzzo, che ha ideato l’interfaccia tecnica del progetto, il dott. Piero Pascolo dell’ASUIUD, e il dott. Alessandro Tel, medico interno della Clinica di Chirurgia Maxillo-Facciale,che ne ha curato la divulgazione scientifica.
Il riconoscimento assegnato dall’Associazione Italiana degli Ingegneri Clinici è stato consegnato nella cerimonia ufficiale tenutasi lo scorso 11 maggio, ed è stato ritirato dall’ing. Riccardo Zangrando, dell’Ingegneria Clinica dell’ASUIUD.